A cura di Media e Multiculturalità
Venti anni di esperienza e un lungo percorso “africano” in seno a Reporter sans Frontières, hanno portato il giornalista Léonard Vincent – attuale corrispondente di RFI e Radio France in Marocco, alla creazione di una nuova piattaforma radiofonica innovativa.
Il progetto si chiama “Radio Passagers – La voix des migrants” ed è dedicato a chi migra, transita, sogna di partire o a chi è già arrivato a destinazione. Lo scopo è di mettere a disposizione una vasta gamma di programmi radiofonici gratuiti, scaricabili sul telefono portatile o lettore mp3, destinato ai migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Un vero e proprio atelier radiofonico, per il quale il produttore e i giornalisti incaricati creeranno, con i loro propri mezzi, dei programmi semplici, creativi e ludici, accessibili a tutti e a tutte. I programmi saranno animati e coordinati da un conduttore basato a tempo pieno a Parigi, i reportage, così come alcuni programmi, saranno invece creati dai corrispondenti di RFI o da altri media francesi basati nei paesi di transito o destinazione dei migranti.
Poi c’è il pubblico che è invitato ad interagire in maniera diretta, tramite la regola “coloro che hanno un po’ contribuiranno per coloro che non hanno niente”, sarà possibile fare una donazione alla radio regalando dei minuti di emissione a persone che non possono permetterselo, mettendo in moto un vero e proprio sistema di sponsorizzazione partecipativa. La radio per il momento resta in lingua francese, lingua comune di diversi migranti provenienti dall’Africa Subsahariana. «Se il progetto funzionerà, l’idea è di realizzare una radio simile in arabo, inglese, farsi, ovvero in tutte le lingue di “coloro che passano”, per riprendere la magnifica espressione che la giornalista Haydéè Sabéran ha scelto come titolo del suo libro», spiega l’autore.
Radio Passagers vuole essere anche un luogo di incontro di momenti da condividere e da trasmettere in diretta: i membri potranno comprarsi dei “minuti di antenna” per raccontarsi, condividere una lettura, una canzone o la propria esperienza, con la parola d’ordine selezionata dall’iniziativa “Stiamo insieme”.
Come è nata questa idea? L’autore spiega come il progetto voglia rispondere ad alcune questioni che si è posto durante i suoi numerosi viaggi nel continente africano: «I migranti che ho incontrato in Marocco semplicemente non hanno mezzi di comunicazione a disposizione, sono le loro famiglie che li informano al telefono, una volta ogni tanto. […] Rimasti soli, estranei alle società che attraversano o in cui attendono pazientemente, gli immigrati vivono spesso in uno stato di angoscia e di vuoto psicologico. Nessuno parla loro, parla di loro, dei loro problemi, delle loro esperienze del passato e del futuro di questo doloroso auto-perpetuarsi – e continua – Nessuno viene ad occupare il posto lasciato vacante dalla durezza dell’esilio, tutti mi hanno detto che aspettano che gli si parli, che li si informi, che si arrivi fino a loro con delle parole».
Per questo Radio Passagers vuole rispondere a profonde esigenze culturali, sociali e politiche fornendo programmi di qualità per tutti, gratuitamente, facilmente, con l’aiuto di alcuni, a beneficio di altri. Pertanto, «Nulla vieta ad un francese di Saint-Étienne di ascoltare con interesse le discussioni sulla storia dei paesi di transito, i nostri programmi musicali, le nostre lezioni wolof, arabo o bambara».
L’iniziativa è in corso di finanziamento, per ulteriori informazioni consultare il sito.
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