L’influenza che i mezzi di comunicazione di massa esercitano sull’attuale società è innegabile. Ma come viene trattata dai media internazionali il tema della migrazione? Ho cercato di capirlo con una prova attraverso Google news, uno degli strumenti che gli italiani (ma non solo) scelgono per informarsi. Attraverso la parola chiave “migrazione” ho scelto le prime notizie su google.co.uk, google.es, google.fr e google.it, scegliendo la prima notizia per ciascuna selezione con l’obiettivo di farsi un’idea dei diversi punti di vista sull’argomento.
“Migrazione, Amnesty: sospendere qualsiasi forma di collaborazione con la Libia”. È il titolo scelto dal quotidiano italiano La Repubblica sulla presa di posizione dell’organizzazione dopo le affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron che ha lanciato la proposta di costruire in Libia hotspot per i richiedenti asilo. Dove si affronterebbero terribili violazioni dei diritti umani. È un paese, spiega il portavoce Riccardo Noury: «Dove non esiste il diritto di asilo, dove le organizzazioni umanitarie che si occupano di immigranti e rifugiati non sono autorizzate a stare». Ciononostante la Libia è considerata dall’Europa come uno Stato sicuro e la soluzione dell’immigrazione. “Idea condivisa anche dall’Italia che – si legge nell’articolo – un mese fa ha consegnato alla Marina ed alla Guardia costiera libiche quattro motovedette per aiutarle a frenare il flusso gestito dai trafficanti di uomini. Il 9 gennaio, in un incontro tra Minniti e il premier Fayez al Serraj, erano state infatti messe a punto le basi per il Memorandum of understanding siglato il 2 gennaio a Palazzo Chigi tra Gentiloni e il premier libico in base al quale si è deciso che devono essere le forze libiche – e non quelle italiane o di altre nazioni – a presidiare le acque territoriali”.
“Con la crisi in cui versa il Venezuela, i suoi cittadini si spargono su tutto il continente americano”. Inizia così il lancio dell’agenzia di stampa argentina Telam. Riferisce inoltre che durante la settimana scorsa nella città di confine ecuadoriana di Tulcan, sono entrati circa 2mila venezuelani al giorno. Ma i disordini sono cominciati a farsi sentire negli uffici migratori. “L’ondata di venezuelani entrati in questi giorni ha fatto sì che i 14 sportelli disposti a soddisfare le domande degli stranieri non riescano a far fronte alle esigenze. È il ritmo di lavoro degli ultimi 15 giorn”». Telam informa che un mese prima la media giornaliera non superava gli 800 arrivi.
Frontiere, crisi, altre barriere e la cultura, quattro lingue raccontano quattro mondi diversi, spaccati diversi del tema “migrazione” che compongono un piccolo tassello di un complesso puzzle informativo.
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
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