“Se questi non sono bastardi”, “Cacciamo l’islam da casa nostra”. Due prime pagine oggi in edicola, emblema di un tipo di informazione basata su generalizzazioni pericolose.
La rassegna stampa di oggi, così come i servizi andati in onda in queste ore, sono ricchi di questo tipo di contenuti: parole superficiali che forniscono una visione distorta della realtà e favoriscono gli argomenti degli estremisti, finendo per farne lo stesso gioco.
Torna a ripetersi lo scenario che si era verificato con la copertura mediatica generata dagli attentati di Parigi, lo scorso novembre: a lungo si era parlato del “Bastardi islamici” di Libero – contro il quale Associazione Carta di Roma ha inviato un esposto – che possiamo considerare “madre” dei titoli che leggiamo oggi.
In tale contesto richiamiamo le redazioni e i giornalisti all’applicazione dei principi deontologici contenuti nel Testo unico dei doveri del giornalista e nella Carta di Roma: un’informazione completa, chiara e corretta non ammette facili generalizzazioni.
È essenziale, allo stesso modo, dare spazio a quelle voci in grado di fornire un contributo reale e significativo all’analisi e al dibattito. Le affermazioni sensazionalistiche di numerosi personaggi di rilievo pubblico che rimbalzano da una pagina all’altra, da uno studio televisivo a un altro, hanno come unico effetto quello di seminare odio e fare propaganda politica: che le testate giornalistiche gestiscano i discorsi d’odio in modo responsabile e consapevole.
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
Leggi tutti gli articoli su immigrazione, asilo e minoranze pubblicati dalla stampa italiana.
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
Trump e G7 catalizzano l’attenzione dell’informazione mainstream
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.