Da dove vengono i rifugiati, perché lasciano i paesi d’origine, cosa affrontano durante il viaggio che li conduce in Europa? Sono alcune delle domande intorno alle quali verterà l’incontro “Migrazioni: le notizie dimenticate. Il racconto dei paesi di origine e transito” in programma il 5 aprile alle 14.30 al Festival di giornalismo di Perugia 2017.
Secondo Notizie oltre i muri, il rapporto annuale dell’Associazione Carta di Roma, accoglienza e flussi migratori sono stati, nel 2016, i temi più dibattuti sulle testate cartacee in relazione all’immigrazione, con una percentuale rispettiva del 34,2% e 23,7%. E con il 36% l’accoglienza è argomento centrale anche sui tg. Tanta, dunque, l’attenzione dedicata a migranti e rifugiati una volta che hanno messe piede in Italia, mentre non si parla altrettanto di ciò che accade al di là del Mediterraneo.
«Il tema della migrazione continua quindi a essere affrontato soprattutto in presenza di eventi traumatici e catastrofici – afferma Giovanni Maria Bellu presidente dell’Associazione Carta di Roma – tuttavia, all’incremento dell’attenzione verso l’immigrazione non è corrisposto un pari aumento dei servizi dedicati alle sue cause». Questo determina, tra l’altro, che «raccontando debolmente le ragioni della partenza, e parlando solo dell’arrivo, reale o mancato, di fatto, si concretizza un problema strutturale dell’informazione italiana, infatti non raccontare i paesi dimenticati significa non affrontare la notizia per intero» conclude Bellu.
La parzialità dell’informazione emerge anche dalle stesse notizie cui si tende a dare più spazio, quelle dei naufragi: «Talvolta capita che negli sbarchi ci siano diverse persone della stessa nazionalità, come somali o eritrei, ebbene anche in questo caso manca il contesto e non viene data risposta al perché tante persone si muovano dagli stessi paesi» è quanto sottolinea Paola Barretta, ricercatrice senior dell’Osservatorio di Pavia. Secondo i dati raccolti, l’Italia è tra i paesi che dedicano meno attenzione al contesto di provenienza. Allo stesso modo è da sottolineare l’importanza della decontestualizzazione: «lo abbiamo rilevato nello studio sulle crisi dimenticate e consiste nel parlare di aree specifiche, come la Giordania – chiarisce Barretta – in questo Paese ci sono diversi campi profughi, eppure quando se ne parla si affrontano gli argomenti più diversi eludendo quasi sempre quelli correlati alla migrazione. Il fenomeno migratorio viene così raccontato sempre più spesso in maniera separata dalla notizia del paese in questione, pur essendo quest’ultimo direttamente coinvolto».
Si discuterà dell’argomento della narrazione mediatica e dell’importanza del contesto con Giovanni Maria Bellu, Paola Barretta, Zakaria Mohamed Ali (archivio memorie migranti) e Marino Sinibaldi (direttore Radio 3), presso la Sala Raffaello dell’Hotel Brufani dalle 14.30 alle 15.45.
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