C’eravamo anche noi alla marcia Perugia-Assisi, insieme alla Tavola della Pace, ad Articolo 21, Fnsi e Usigrai, per dire #nohatespeech, raccogliendo firme per la campagna lanciata nel 2015 insieme alla Federazione europea dei giornalisti.
«Contrastare l’hate speech è un dovere professionale» ha sottolineato il vicepresidente di Carta di Roma, Pietro Suber, dal palco allestito dagli organizzatori vicino la Basilica di Santa Maria degli Angeli «chiediamo ai colleghi, e non solo, di non restare passivi ascoltatori di fronte ai discorsi d’odio» e non esserne taciti sostenitori.
Numerosi gli interventi, come quello della madre di Vittorio Arrigoni, Egidia Beretta, «Vittorio, come tanti di noi, ha lottato per la pace, sapeva che la via sarebbe stata difficile, specie se scegli di stare con gli ultimi e i dimenticati. Vittorio non si è mai arreso ritenendo che la vita diventa degna di essere vissuta quando non ci si arrende alle ingiustizie, perché della pace la giustizia è madre e sorella».
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