Quanti sono i rom in Italia, quanti hanno la cittadinanza italiana e quanti vivono nelle baraccopoli istituzionali. 8 domande per testare quanto ne sai.
“Ingestibile”, “ingovernabile”, “epocale”. Così il flusso dei rifugiati continua a essere rappresentato in sede europea. Spesso i dati non sufficientemente analizzati e contestualizzati sono piegati alla propaganda politica. Ma imparando a leggere i rapporti trimestrali di Eurostat si vede che le cose non stanno proprio così.
Come costruirsi una rete di fonti d’informazioni ricca e affidabile. In un prededente articolo abbiamo individuato alcune tra le principali risorse istituzionali sul tema dell’immigrazione, dell’asilo, dell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati. Si trattava di quelle che per tradizione sono chiamate “fonti primarie”, ovvero quelle che forniscono dati e notizie verificate.
Quanti sono gli alunni con cittadinanza non italiana, chi ha diritto al voto, oggi chi nasce o cresce in Italia è italiano. 10 domande per testare quanto ne sai su nuove generazioni e cittadinanza A cura di Arber Agalliu e Paula Baudet Vivanco (Ansi)
Di operazioni di ricerca e soccorso i media parlano, e tanto: presenti nel 13% delle notizie sull’immigrazione nei principali quotidiani italiani e nel 18% dei servizi sull’immigrazione dei tg in prima serata e legate soprattutto al racconto di naufragi (39%) e azioni di salvataggio (22%). Ma come se ne parla?
Perché usare dati e statistiche quando si scrive di migranti e rifugiati? Perché i numeri aiutano a 1) “pulire” l’informazione dalle scorie di pregiudizi e luoghi comuni; 2) a certificare e a fondare meglio le argomentazioni; 3) a verificare affermazioni discutibili (fact cheking); 4) a trovare storie e notizie che – attraverso altre fonti – rimarrebbero sepolte.
La situazione dei diritti umani delle persone LGBTI in tutto il mondo continua a essere allarmante. Malgrado un miglioramento complessivo, in molti paesi i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso sono puniti da pene severe, e addirittura con la morte.
Alessandro Sallusti è stato sanzionato con un avvertimento dal consiglio di disciplina territoriale della Lombardia per il titolo “Bestie islamiche”, apparso sulla prima pagina de Il giornale il 3 luglio 2016, in seguito all’attentato di Dacca.
«Quello delle fake news è un falso problema, diffamazione, diffusione di notizie false e tendenziose, vilipendio esistono da tempo e nessuno ha mai gridato alla censura, strano che si metta in discussione qualcosa di così ovvio – è quanto afferma il presidente dell’associazione Carta di Roma, Giovanni Maria Bellu.
Gabriele Del Grande, quando è stato fermato in Turchia, stava facendo il suo lavoro. Quello stesso lavoro che, giovanissimo, aveva avviato col suo blog Fortress Europe. Raccoglieva le notizie, le metteva in ordine, per restituire ai suoi lettori la verità sostanziale dei fatti. Gabriele stava facendo il lavoro di giornalista. Un lavoro che, in alcuni paesi del mondo, è ‘pericoloso’, è ‘eversivo’, in quanto tale […]
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Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
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