Da Luglio a settembre 2017 sono stati 6059 gli articoli della rassegna stampa di Carta di Roma, che ogni giorno raccoglie gli articoli sulle migrazioni più rilevanti pubblicati sulla carta stampata nazionale e locale.
I temi principali continuano a essere, in linea con l’anno passato, le politiche dell’immigrazione, sia nazionali che europee, la cronaca – categoria all’interno della quale rientra anche il racconto parziale del mondo dell’accoglienza – e l’asilo (storie relative alle migrazioni forzate, ai rifugiati, al diritto d’asilo).
Politiche dell’immigrazione e cronaca costituiscono insieme il 67% della rassegna stampa. Le notizie, nel 2017, hanno visto un incremento, passando nello stesso periodo dell’anno precedente, da 4055 a 6059.
Cresce, invece, la presenza di articoli relativi alle politiche dell’immigrazione, che aumentano da 953 a 2928, ovvero il 207%. L’aumento di visibilità si lega principalmente a due eventi che occupano l’agenda mediatica e politica: il codice di condotta proposto dal Ministero degli Interni alle Ong per lo svolgimento delle attività di ricerca e soccorso in mare svolte, e l’accordo tra il Governo italiano e quello libico per la gestione dell’immigrazione, il controllo delle frontiere e il contrasto al traffico di esseri umani. Questioni che si agganciano anche al confronto e allo scontro politico, voce quella del dibattito politico aumenta del 252% (da 189 a 667).
Aumentano, anche se di poco, le notizie di cronaca (316 notizie in più rispetto al 2016). Esse sono relative ai fenomeni d’odio a seguito di accuse nei confronti di un’errata e ingiusta accoglienza, invocata spesso dagli abitanti del territorio come lesiva dei propri diritti. Mentre il flusso che attraversa il Mediterraneo centrale e la cronaca derivante dai casi quotidiani di accoglienza e polemica continuano a essere protagonisti, anzi contribuiscono ad alimentare il discorso politico, a livello nazionale e internazionale.
Risultano marginali, in linea con le rilevazioni precedenti, le notizie dedicate alle vie legali e sicure. Tra i termini più diffusi si segnalano i corridoi umanitari, citati in 94 articoli e relocation in ben 86. Quest’ultimo diventa il termine più diffuso a discapito di resettlement che compare in appena 7 articoli con un drastico calo di attenzione rispetto al precedente semestre.
Rispetto allo stesso periodo del 2016 sale anche il numero di articoli su leggi e normative (da 17 a 65, aumento 282%), anche a seguito delle leggi su ius soli, sulle politiche europee e su tutte la parte legislativa che afferisce alla sfera dell’immigrazione.
L’attenzione al tema degli sbarchi rimane complessivamente costante rispetto all’anno precedente (142 articoli del 2017 vs i 127 del 2016). Anche se gli arrivi in mare e i salvataggi sono presenti in numero superiore: 314 articoli in cui la questione rientra – oltre che nella voce “sbarchi” – anche nei temi del dibattito politico e delle politiche dell’immigrazione. I riflettori estivi sono puntati sugli arrivi in mare e i salvataggi, questi ultimi presenti in 314 articoli, anche se complessivamente Si mantiene la centralità dell’Europa, con 1773 articoli l’Europa e le sue politiche risultano centrali e protagoniste.
La questione del razzismo è centrale in 152 notizie (32 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2016), nella quasi totalità degli articoli è tematizzata “dalla parte delle vittime”. Fatti della cronaca (per esempio la mancata assunzione di un giovane di colore come cameriere per il colore della pelle) vengono ripresi in funzione di sensibilizzazione contro la diffusione di pratiche discriminatorie.
Il dibattito sullo ius soli, anche probabilmente sulla scia del rinvio all’autunno in Senato mantiene alta l’attenzione al tema, sono 300 gli articoli dedicati al tema in soli 3 mesi, una media di 3 articoli al giorno. Si fa ulteriormente spazio il tema dello ius soli, con 300 articoli dedicati in soli tre mesi. In attesa di una soluzione politica, sono state numerose le manifestazioni portate avanti soprattutto dalle cosiddette nuove generazioni (presenti in 30 articoli), eventi che hanno alimentato, a loro volta, il dibattito politico e la copertura mediatica. Gli articoli inclusi nella rassegna hanno un taglio diversificato, spesso di opinione da parte di politici, giornalisti e tecnici che avallano l’ipotesi della necessità di una riforma, o al contrario, di una sua completa eliminazione in sede legislativa.
La terminologia utilizzata per parlare delle persone che giungono con gli attuali flussi in Italia in Europa attraverso il Mediterraneo e la rotta balcanica vede al primo posto, nei titoli, migranti (presente in 919 titoli), profughi (460), rifugiati (123) e infine l’erroneo clandestini (45).
Il grafico di seguito rileva le tendenze relative ai termini di ricerca utilizzati dagli utenti sul motore di ricerca Google. Anche in questo caso la definizione alla quale è fatto ricorso più frequente è migranti, seguita da profughi. Il ricorso a rifugiati e clandestini è, invece, residuale, con un’eccezione, per rifugiati, intorno al 25 agosto, in concomitanza del dibattuto sgombero di Piazza Indipendenza a Roma, che è stato sia oggetto di cronaca che di dibattito politico.
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