Associazione Carta di Roma torna anche quest’anno al DIG Festival, appuntamento internazionale dedicato al giornalismo investigativo che si terrà dal 23 al 25 giugno a Riccione.
Tra i numerosi incontri di formazione continua in programma, due i panel in cui si discuterà della Carta di Roma: il primo sull’importanza del data journalism nella rappresentazione mediatica dei flussi migratori, durante il quale si prenderà come esempio il progetto Open Migration; il secondo sulle sfide poste dalla diffusione dell’hate speech online, partendo dall’approccio di alcune testate italiane.
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24 giugno 2016, ore 14:00-17:00, presso il Cinepalace di Riccione
Quando parlano di migranti, richiedenti asilo o rifugiati, i giornalisti devono attenersi alla Carta di Roma, un protocollo deontologico vincolante firmato dall’Ordine nazionale dei giornalisti, dalla Federazione nazionale della stampa italiana, dall’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr). Nel corso dell’incontro verranno discusse le linee guida di questo documento, e saranno presentate alcune norme pratiche utili per trattare i temi della migrazione e dell’asilo in modo corretto. Verrà inoltre presentato il portale Open Migration, esempio concreto di data journalism applicato al tema dell’immigrazione.
Intervengono: Giovanni Maria Bellu (Carta di Roma), Valerio Cataldi (TG2), Andrea Menapace (CILD – Open Migration)
25 giugno 2016, ore 10:00-13:00, presso il Cinepalace di Riccione
Nel 2015 l’Associazione Carta di Roma e la European Federation of Journalists hanno lanciato #nohatespeech, una campagna contro l’istigazione all’odio che è stata sottoscritta da numerosi giornalisti europei e ha ricevuto il supporto dell’Ordine nazionale dei giornalisti, della Federazione nazionale della stampa italiana e dell’Usigrai. Partendo da questa esperienza, il workshop offre alcuni consigli sul comportamento da tenere di fronte a dichiarazioni incendiarie rilasciate da politici e personaggi pubblici. In una tavola rotonda vengono inoltre discusse le buone pratiche da adottare nelle redazioni online per la gestione dei commenti violenti e intolleranti.
Intervengono: Giovanni Maria Bellu (Carta di Roma), Alessia Giannoni (Cospe), Valerio Cataldi (TG2), Giovanni Ziccardi (Università di Milano)
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
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