La Diaconia valdese promuove un convegno sul sistema di accoglienza in Italia, tra emergenze e dispositivi strutturali, giovedì 25 gennaio presso la Galleria d’Arte Moderna a Torino
Di Gian Mario Gillio su Riforma.it
Il convegno «Tutti a casa. Il sistema di accoglienza in Italia, tra emergenze e dispositivi strutturali», promosso dalla Diaconia valdese per giovedì 25 gennaio presso la Galleria d’Arte Moderna Gam (Corso Galileo Ferraris 30 – Torino) dalle 9 alle 16, ha l’obiettivo di «fornire al pubblico interessato, ai giornalisti e soprattutto agli operatori impegnati nell’accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, un momento di riflessione sul ruolo dei dispositivi d’accoglienza, sulle politiche migratorie e su quanto oggi l’argomento abbia assunto rilevanza, anche nell’immaginario comune e nella comunicazione generalista. Metteremo a confronto istituzioni, rappresentanti politici e di chiese, operatori dell’informazione e del terzo settore», rileva il presidente della Commissione sinodale per la diaconia (Csd) – Diaconia valdese, Giovanni Comba.
La giornata si articolerà in due momenti: dalle 9 alle 13 il tema sarà «L’accoglienza in Italia tra emergenze e dispositivi strutturali», con la partecipazione del prefetto del Ministero dell’Interno Sandra Sarti, del politologo Paolo Naso (Fcei), la testimonianza dell’eritreo Tareke Bhrane, oggi cittadino italiano e presidente del Comitato 3 ottobre, di Daniela di Capua direttrice Sprar, Carlotta Sami portavoce dell’Unhcr e il pastore Francesco Sciotto, moderati dal giornalista di Riforma Gian Mario Gillio.
Nel pomeriggio sarà «La narrazione tra rappresentazioni distorte e nuove identità» il tema affrontato dal presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna e dalla docente di Teorie della comunicazione Paola Barretta, dell’Osservatorio di Pavia – Carta di Roma; dal direttore di Confronti Claudio Paravati, da Massimo Gnone dell’Unhcr e Debora Boaglio della Diaconia valdese, moderati dalla giornalista de La StampaAnna Masera.
«Rifletteremo a sei anni dall’evento che fu ottimisticamente definito “Primavera araba”, un momento di svolta per la storia delle migrazioni verso l’Europa – rileva il segretario esecutivo della Diaconia valdese e promotore del convegno, Gianluca Barbanotti –. Un panorama internazionale che presenta ancora aspetti preoccupanti. In Siria, Yemen, Libia, lungo le rotte migratorie, in mare, migliaia di persone continuano a morire e a subire violenze e torture. Il dispositivo dell’Asilo in Europa è in affanno, cerca di offrire risposte a un fenomeno la cui complessità sembra ingrandirsi ogni giorno di più. L’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati è certamente il primo passo verso l’inclusione e il coinvolgimento attivo dei nuovi cittadini, tuttavia non offre concrete risposte ad un bisogno, quello di sentirsi a casa, prioritario per chi è sfuggito da povertà, guerre e persecuzioni».
Il convegno sarà aperto da Giovanni Comba, Eugenio Bernardini, Renato Saccone, Monica Cerutti, Sonia Schellino, Alberto Sinigaglia.
La partecipazione è gratuita con iscrizione obbligatoria all’indirizzo: iscrizionitutti