Il 19 aprile appuntamento con l’Associazione Carta di Roma a Padova per il seminario “Migranti e giornalisti: un rapporto difficile” con crediti formativi
di FNSI
Migranti e giornalisti, vite a rischio, rapporti difficili, integrazione problematica. Giovedì 19 aprile 2018 i vertici della Federazione nazionale della Stampa italiana, di Articolo 21, di Carta di Roma, l’assessorato al Sociale e Inclusione del Comune, l’Università di Padova, registi e giornalisti sotto scorta impegnati sul fronte dei flussi migratori e della criminalità si confronteranno su questi temi cruciali del nostro tempo in sala Paladin del Comune di Padova nel corso di un convegno aperto al pubblico (e valido anche come corso di formazione deontologica con i crediti formativi per giornalisti).
I migranti rischiano la vita per fuggire dalle guerre, da violenza e fame endemiche, da disastri ambientali. E approdano, quando ci riescono, in terre divenute spesso ostili. Allarmanti episodi di razzismo e xenofobia, anche a livello politico, accadono senza soluzione di continuità. Ai giornalisti il compito di descrivere questa contraddittoria e dura realtà. Ma i giornalisti qualche volta diventano, consapevoli o meno, veicolo della diffusione dell’odio verso i più deboli, i migranti in primis.
E allo stesso tempo, quando i cronisti con coraggio descrivono realtà criminali, tratte di migranti, soprusi sui più deboli o regimi dove lo Stato di diritto non esiste rischiano la vita. Questa realtà dalle molte facce è il tema del convegno che si terrà a Padova su iniziativa del Sindacato dei Giornalisti del Veneto, la sezione veneta di Articolo 21 in collaborazione con l’assessorato al Sociale e Inclusione del Comune di Padova.
Appuntamento giovedì 19 aprile a partire dalle ore 17. Iscrizioni già aperte tramite la piattaforma Sigef. Ai partecipanti 6 crediti deontologici validi ai fini della formazione professionale continua.
Di seguito il programma completo della giornata, a cui, moderati da Enrico Ferri, giornalista di Articolo 21 sezione Veneto, parteciperanno fra gli altri anche il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti; il presidente dell’Associazione Carta di Roma, Valerio Cataldi; il presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi.
Prima parte
Saluti della segretaria del Sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, e del delegato alla Formazione dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Maurizio Paglialunga.
Aprirà il corso Marta Nalin, assessore al Sociale e Inclusione che farà il punto sulle politiche di accoglienza a Padova e in provincia.
Laura Nota, delegata del Rettore dell’Università di Padova per l’inclusione e la disabilità, parlerà di “Traiettorie per la costruzione di società inclusive”.
Valerio Cataldi, presidente di Carta di Roma, inviato della Rai, (particolarmente noto per i servizi su Lampedusa) illustrerà il rapporto 2017 di Carta di Roma e le nuove iniziative di contrasto all’incitamento all’odio. La relazione di Cataldi sarà preceduta da un filmato.
Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, illustrerà il progetto del sindacato dei giornalisti in materia di informazione contro gli stereotipi e l’incitamento all’odio e di formazione dei giornalisti per un linguaggio corretto, in collaborazione con Carta di Roma, Articolo 21 , Ordine dei giornalisti e altre associazioni ed enti.
Seconda parte
Con la proiezione di un filmato di Ivan Grozny Compasso preceduto da un’introduzione del giornalista padovano, protagonista di servizi esclusivi sulla situazione dei Curdi irakeni, sul Messico e sulla frontiera orientale italiana, in particolare Gorizia, si aprirà la seconda parte del corso.
Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, interverrà sul caso Regeni e sulla vicenda della giornalista Federica Angeli, minacciata per le sue inchieste dal clan Spada di Ostia e sotto scorta. Giulietti parlerà della repressione dei giornalisti in Turchia e nel mondo e dei cronisti italiani costretti a vivere sotto scorta.
Paolo Borrometi, presidente di Articolo 21, giornalista dell’agenzia Agi minacciato di morte dalla mafia e costretto a vivere sotto scorta, farà il punto sulle iniziative dell’associazione a livello nazionale.
Stefano Collizzolli, regista, e filmmaker, ricercatore di sociologia visuale presso ZaLab (Associazione per la promozione e produzione di documentari sociali e progetti culturali): “Migrazioni – Il linguaggio del documentario per cambiare l’ordine delle cose”. L’intervento sarà preceduto dalla proiezione di un filmato.