Notizie alla deriva: il 10 dicembre a Olbia il Seminario di Formazione

Carta di Roma in collaborazione con l’Ordine Regionale dei Giornalisti della Sardegna e Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale della Regione Autonoma della Sardegna organizza martedì 10 dicembre a Olbia, nella Biblioteca Civica Simpliciana, Piazzetta Dionigi Panedda 2,  il seminario di formazione “Notizie alla deriva: il ruolo dell’informazione nella sfida a pregiudizi e discriminazioni”.

L’incontro di apre alle 10.30 con i saluti di Francesco Birocchi, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Segue l’introduzione di Marco Sechi dell’Ufficio regionale Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Intervengono Veronica Asara, componente del Gruppo Carta di Olbia e Presidente SensibilMente Odv, Caterina De Roberto, giornalista, Sara Lemlem, video-maker, fondatrice di DotzMedia, Vittorio Longhi, giornalista e scrittore
Costanza Spocci, giornalista e conduttrice radiofonica. Modera Paola Barretta, Portavoce Carta di Roma. La fine dei lavori è prevista per le 13.30.

In occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, l’incontro intende sollecitare una riflessione, a partire dalle carte deontologiche – Carta di Roma e Carta di Olbia – sulla comunicazione relativa a discriminazioni e sfida ai pregiudizi.

Le modifiche del decreto sicurezza in materia di immigrazione, l’andamento dei flussi migratori, la presenza di comunità radicate nel territorio e il ruolo delle diaspore, come orientarsi nella comunicazione di eventi relativi alle migrazioni e, in un’epoca sempre più intermediale, con quali modalità comunicative? È importante che le/i professioniste/i della comunicazione, sia nel contesto nazionale sia in quello locale, diano conto della complessità delle migrazioni e non alimentino pregiudizi e discriminazioni.

A fronte di discriminazioni su più livelli o intersezionali, risulta interessante ampliare lo sguardo alla “Carta di Olbia”, nata nel 2019, come strumento per la correttezza e l’accuratezza della comunicazione quando si parla di persone con disabilità.