Nel 2013 cittadini europei romeni e bulgari sono stati al centro dell’attenzione sulla stampa inglese: dal primo gennaio 2014, infatti, queste nazionalità hanno potuto iniziare spostarsi e lavorare liberamente anche in quei paese dell’Unione europea che ancora li vedevano oggetto di restrizioni. Durante i mesi che hanno preceduto questa data nel Regno Unito – che fino ad allora aveva mantenuto delle limitazioni – il dibattito sull’apertura ai cittadini romeni e bulgari è stato molto acceso.
Il Migration Observatory dell’Università di Oxford ha analizzato come queste due nazionalità sono state rappresentate dalla carta stampata durante il 2013, prendendo in esame 4mila testi pubblicati da tabloid e quotidiani.
Il gruppo di ricercatori ha osservato che gli articolo in cui i due gruppi venivano citati insieme facevano riferimento, nella maggior parte dei casi, alla questione migratoria; sia tabloid che giornali hanno dedicato spazio al numero di arrivi previsto e alle misure necessarie per frenare il fenomeno dell’immigrazione da questi paesi. In particolare, nonostante non vi fosse alcun dato ufficiale, le previsioni sono state frequenti e molto varie; spesso, per esempio, giornali e riviste hanno stimato il numero di arrivi in “milioni”.
La rappresentazione dei cittadini romeni e bulgari cambia quando questi vengono citati separatamente. Il Migrant Observatory ha rilevato che il termine “romeni” è stato associato spesso alla criminalità e alla povertà; dei cittadini bulgari, invece, i media inglesi hanno parlato meno e solo in specifici casi di cronaca dei quali erano stati protagonisti, senza associarli a reati.
Come i cittadini romeni, anche la comunità rom è stata spesso associata alla criminalità dalla stampa inglese. I media hanno alternato le parole “Roma”, “gipsy” e “traveller” per definire la minoranza rom; il termine “gipsy” è stato legato più spesso alla nazionalità romena, mentre “Roma” appare associato ai bulgari. Infine i media in alcune occasioni hanno fatto ricorso all’aggettivo “Romanian” per indicare i rom, arrivando a usare i due termini in maniera intercambiabile.
Il rapporto completo: Bulgarians and Romanians in British Press