Ha avuto inizio ieri, 13 aprile, la discussione generale alla Camera dei Deputati sul disegno di legge per l’istituzione di una Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.
L'intervento in aula oggi alla Camera di Khalid Chaouki, che ha ricordato la genesi di questa proposta di legge che… Posted by Comitato Tre Ottobre on Lunedì 13 aprile 2015
L'intervento in aula oggi alla Camera di Khalid Chaouki, che ha ricordato la genesi di questa proposta di legge che…
Posted by Comitato Tre Ottobre on Lunedì 13 aprile 2015
Sarebbe il 3 ottobre la data scelta per la ricorrenza, in ricordo delle vittime del naufragio del 2013 a largo di Lampedusa, durante il quale persero la vita centinaia di persone: 366 le vittime accertate, 20 i dispersi, 155 i superstiti. Data divenuta emblema di ciò che accade nel Mediterraneo ogni giorno, del tentativo disperato di raggiungere l’Europa che troppo spesso si conclude con la perdita di vite umane.
La proposta di legge, promossa da Comitato 3 ottobre, è stata presentata in Parlamento nel 2014, durante il mese di febbraio; al termine dello stesso anno la Commissione Affari Costituzionali ha approvato il testo introducendo una sola modifica, la quale prevede che tutte le istituzioni – locali e nazionali – organizzino in tale occasione iniziative di sensibilizzazione sul tema della migrazione.
Dopo il sì delle commissioni Affari sociali, Cultura e Bilancio, la discussione è ora arrivata in aula e, una volta ottenuto il parere favorevole di Montecitorio, il testo passerà all’esame del Senato.
Di seguito la bozza della proposta di legge:
Istituzione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita. Art. 1. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 3 ottobre, data della strage in mare, nel 2013, di 368 migranti eritrei nel naufragio in prossimità dell’isola di Lampedusa, la “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, per ricordare lo sterminio silenzioso e spesso invisibile che si consuma nel Canale di Sicilia e sulle rotte di terra percorse da popoli in fuga da persecuzioni, deportazione, prigionia, guerre e miseria, e tutti coloro che, anche a rischio della propria vita, salvano quella degli altri, offrono accoglienza e proteggono i migranti. Art. 2. 1. In occasione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza ” di cui all’articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, a Lampedusa in particolare e in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per ricordare quanto accaduto ed accade a chi è costretto a scappare dalla persecuzione per raggiungere l’Europa e la pace, a rischio della propria vita. Una memoria che riguarda il popolo italiano – oggi chiamato ad accogliere, ma che ieri emigrava in cerca di lavoro – e l’Europa intera, chiamata ai valori universali di Accoglienza. Memoria da conservare affinché eventi come quello del 3 ottobre 2013 non accadano mai più.
Istituzione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita.
Art. 1. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 3 ottobre, data della strage in mare, nel 2013, di 368 migranti eritrei nel naufragio in prossimità dell’isola di Lampedusa, la “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, per ricordare lo sterminio silenzioso e spesso invisibile che si consuma nel Canale di Sicilia e sulle rotte di terra percorse da popoli in fuga da persecuzioni, deportazione, prigionia, guerre e miseria, e tutti coloro che, anche a rischio della propria vita, salvano quella degli altri, offrono accoglienza e proteggono i migranti.
Art. 2. 1. In occasione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza ” di cui all’articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, a Lampedusa in particolare e in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per ricordare quanto accaduto ed accade a chi è costretto a scappare dalla persecuzione per raggiungere l’Europa e la pace, a rischio della propria vita. Una memoria che riguarda il popolo italiano – oggi chiamato ad accogliere, ma che ieri emigrava in cerca di lavoro – e l’Europa intera, chiamata ai valori universali di Accoglienza. Memoria da conservare affinché eventi come quello del 3 ottobre 2013 non accadano mai più.
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