Sono 15 i luoghi coinvolti con video-mapping, proiezioni, giochi di luce e attività che vedono la nuova edizione del F-light, Firenze Light Festival.
Fino al 7 gennaio sarà possibile assistere agli spettacoli di luci sul tema che quest’anno è rappresentato dalle frontiere, intese sia come orizzonte e limite geografico dei confini geopolitici sia in senso metafisico, per offrire un modo di riflettere attraverso la varietà delle immagini e delle suggestioni proposte.
Così è possibile passeggiare sui lungarni illuminati ad hoc come quello della Zecca Vecchia e il lungarno Diaz per vedere proiezioni video sulle facciate di importanti monumenti come quella della Camera di commercio. Illuminate anche le torri, della Zecca e di San Niccolò ma è in Piazza della Signoria che la Torre di Arnolfo diventa uno speciale faro.
Nel cuore di Firenze, la torre di Palazzo Vecchio, infatti, risalta per i fasci di luce che rappresentano i 17 obiettivi globali dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.
L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile è partito con l’inizio del 2016, per definire il percorso dei prossimi 15 anni: i Paesi di tutto il mondo infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Si tratta di obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame e alla sicurezza alimentare, all’istruzione di qualità e alla parità di genere fino all’acqua e all’energie pulite solo per citarne alcuni. Le immagini che scorrono sulla Torre rappresentano tutti gli obiettivi e le sfide da conseguire.
La “veste di luce” che invece fascia ponte vecchio è un video-mapping realizzato con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per riflettere sul tema dei confini e delle migrazioni. Il progetto è realizzato da Ied, istituto europeo di design e mette in risalto un monumento completamente diverso da quanto si è soliti osservare. Le luci delineano infatti il Ponte fornendo effetti ottici particolari che sembrano a volte “spostarlo” dalla posizione originaria o “decostruirlo” pezzo per pezzo. Il susseguirsi di luci sgargianti si incrociano con immagini molto colorate che liberano la fantasia sul venire meno degli spazi costruiti. I nomi di molte città del mondo appaiono poi in sovraimpressione e a scorrimento su questo “nuovo” Ponte Vecchio.
Altre installazioni sono anche in altri luoghi cittadini e all’insegna di grandi artisti: all’Gallery Art Hotel di Vicolo dell’Oro ci sono i colori di Andy Warhol mentre tre artisti hanno ridisegnato la volte del Mercato nuovo: Yannis Kraniditios, RaumZeitPiraten e Jose Angelino.
Proiezioni anche sulla Basilica di San Lorenzo e nel cortile di Palazzo Medici Riccardi.
In Oltrarno, infine, è possibile osservare sulla facciata della basilica di Santo Spirito “Dimora Luminosa”, la proiezione delle opere dei partecipanti alla open call lanciata da Ied sul tema delle frontiere a cui hanno risposto 15 realtà fiorentine tra scuole, asili, associazioni e centri anziani.
L’immagine in evidenza è tratta da www.flightfirenze.it
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