A cura di Articolo 21
Il drammatico fenomeno delle cosiddette fake news e della fomentazione dell’odio quasi come fosse diventata un’industria del tempo che viviamo, è in costante aumento sui sociali networks, e non solo. E questo nonostante l’impegno non di facciata delle più alte cariche dello Stato e di tutte le organizzazioni dei giornalisti e dei comunicatori a più vario titolo. A fianco di tale fenomeno che ha spesso assunto i toni della tragedia, come nel caso dei giovani suicidatisi per responsabilità diretta di abusi e violenze avvenute via internet, si pone l’altrettanto grave situazione che indichiamo come “muri mediatici” e che vede sempre più spesso i poteri – forti o meno forti che siano, politici, economici, finanziari, occulti o altro – ergere muri, a volte perfino fisici, contro la libertà di informazione. Non è un problema solo italiano.
Noi pensiamo che si debba combattere questa battaglia, che segna un passaggio d’epoca nel fare informazione, in modo più ampio e diverso. La denuncia sempre. Ma anche l’impegno personale e martellante nei confronti di chi ha il potere di modificare le regole e adeguare le leggi ad un tempo così diverso. Dobbiamo anche lavorare per un rinnovato entusiasmo nel raccontare gli angoli bui, le periferie dimenticate del mondo ed educare ed educarci alla diversità; e insieme contribuire alla formazione di nuove generazioni di comunicatori che diffondano il linguaggio della verità contro quello dell’odio, che abbiano la capacità di affrontare il confronto dialettico per dimostrare come solo il ragionamento sia strumento plurale e garanzia di libertà e di diritto anche ad essere informati. E infine, scovare le situazioni a rischio e portarle allo scoperto per intervenire in tempo, facendo rete in modo sistematico fra tutte le associazioni di volontariato e quelle professionali che si muovono sullo strada di questo comune intento, che vogliono riportare al centro di ogni discussione, di ogni disputa, le idee, le proposte, gli interessi dei meno tutelati, insomma che lavorino per la verità, la libertà e la democrazia.
Partner dell’iniziativa sono l’Ordine dei giornalisti Umbria e l’Associazione Stampa Umbria. L’incontro è riconosciuto quale evento formativo dall’Odg Umbria e inserito nella piattaforma Sigef.
LE BUONE PRATICHE CONTRO L’INDUSTRIA DELL’ODIO
Coordinano Elisa Marincola e Stefano Corradino, portavoce e direttore Articolo 21
9.00 Saluti – Marta Cicci (Presidente Sindacato umbro dei giornalisti) – Barbara Scaramucci, Presidente Articolo 21 – Paolo Borrometi, Responsabile Legalità Articolo21
Relazioni: – Shahrzad Houshmand (teologa Università Gregoriana) “le parole che dividono sull’Islam” – Rosy Russo (ParoleOstili) – Giovanni Maria Bellu “La Carta di Roma” – Flavio Lotti (Tavola della Pace) “In Marcia contro ogni muro” – Vittorio Di Trapani (segretario Usigrai) “Come contrastare l’hate speech. “L’impegno del sindacato contro le parole ostili”
Interventi: – Valerio Cataldi (inviato Tg2 Rai) “Il museo dei migranti, un esempio di buona comunicazione” – Antonio Di Bella (direttore Rai News) “Un consorzio investigativo mediatico” – Paolo Ruffini (direttore di TV 2000) “Indice di ascolto e indice di dignità coincidono?” – Gerardo Greco (direttore Giornale Radio Rai) “Il dovere di informare il diritto di essere informati” – Altero Frigerio (Direttore Radio Articolo1) “Il lavoro fa notizia” – Roberto Natale (portavoce presidente della Camera) “Il tavolo contro lo hate speech” – Vincenzo Grienti (responsabile web doc TV 2000) “La rete non è l’inferno” – Carlo Paris (corrispondente Rai Gerusalemme) “Terra Santa: amore e odio si insegnano a scuola” – Nicola Pedrazzi (ricercatore Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa), “Il Resource Centre sulla libertà dei media, per un’informazione plurale e inclusiva” – Riccardo Cristiano (Assoc. Amici Padre Dall’Oglio) “La comunicazione di Papa Francesco” – Riccardo Noury (portavoce Amnesty Italia) “Blogger e operatori umanitari minacciati nel mondo” – Abouel Maaty El Sandoubi (Giornalista italo egiziano) “La libertà di stampa in Egitto” – Mariano Giustino (corrispondente Radio Radicale) “No bavaglio turco” – Vincenzo Vita (presidente Aamod) “Diritti e doveri contro il lato oscuro della rete” – Daniele Cerrato (presidente Casagit) “Uniti contro lo squadrismo mediatico” – Roberto Pacilio (Ufficio stampa Basilica San Francesco) “L’esperienza del sito San Francesco”
Comunicazione di Renato Parascandolo (Articolo 21): Il concorso per le scuole “Rileggiamo l’articolo 21 della nostra Costituzione” Pausa pranzo
14.30
Focus “ARTICOLO21, L’IMPEGNO E LE ATTIVITA’ NEL TERRITORIO”
Presiede Elisa Marincola, portavoce Articolo 21
Interventi: – Stefano Corradino (direttore Articolo21) “www.articolo21.org 15 anni contro i muri e le minacce alla libertà di informazione” – Fabiana Martini (Friuli Venezia Giulia) “L’impegno di Articolo 21 a Trieste” – Carlo Muscatello (Friuli Venezia Giulia) “Il premio Luchetta e l’inclusione mediatica” – Alessandra Giraldo (Veneto) “Organizzare la solidarietà, illuminare le buone pratiche” – Nicola Chiarini (Veneto) “Articolo 21 Veneto e l’impegno contro i bavagli” – Desirée Klain (Campania) “Imbavagliati” – Paolo Maggioni (Lombardia) ” Verità e giustizia per Andy Rocchelli e Andrea Mironov” – Marina de Ghantuz Cubbe (Articolo 21 Umbria) “L’impegno nelle scuole di giornalismo”
17.30
– Conclusioni: Presentazione della Carta “Non scrivere degli altri quello che non vorresti fosse scritto di te…”
Radio Radicale seguirà i lavori per tutta la durata dell’assemblea
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
Leggi tutti gli articoli su immigrazione, asilo e minoranze pubblicati dalla stampa italiana.
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
Trump e G7 catalizzano l’attenzione dell’informazione mainstream
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.