L’accordo sindacale, il primo a dichiarare l’incompatibilità dei linguaggi d’odio con il ruolo e la missione del servizio pubblico, contiene una dichiarazione formale di contrasto all’hate speech nell’utilizzo del web e dei social a partire dai tg regionali
L’Usigrai ha sottoscritto con la Rai un accordo sindacale sull’utilizzo del web e dei social network per le redazioni regionali inserendovi una dichiarazione che definisce incompatibili con il ruolo e la missione di servizio pubblico i linguaggi d’odio.
Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, ha sottolineato come si sia voluta cogliere la prima occasione utile per «richiamarsi all’appello #NoHateSpeech della Carta di Roma e della delibera Agcom promossa dal commissario dell’autorità Antonio Nicita».
L’accordo prevede una sperimentazione per il contrasto all’hate speech: consisterà nella definizione, a livello giornalistico, di strumenti e norme legate all’uso dei social network e del web all’interno delle redazioni dei tg regionali.
«Abbiamo pensato a un’opportunità per evidenziare come sia necessario, nel servizio pubblico, ripartire dal tema della qualità e da un’autentica rivoluzione culturale che lo contraddistingua in termini di autonomia, indipendenza e di un’informazione che sia responsabile. In quest’ottica il tema dei linguaggi d’odio diventa essenziale», chiarisce Di Trapani.
Un giornalismo di qualità non ha bisogno di discorsi d’odio
È “un passaggio importante per restringere gli spazio di odio e aggressività – commenta l’Agcom – ciò è tanto più importante oggi, alla vigilia del rinnovo della concessione di servizio pubblico”. La lotta al linguaggio d’odio, sia sul web che nella programmazione radio-televisiva, aggiunge l’Autorità garante per le comunicazioni, “è diventata sempre più un pilastro di un nuovo servizio pubblico che deve trovare una sua autonoma valorizzazione all’interno del nuovo contratto Rai per diventare un punto di riferimento per tutte le emittenti e per il rilancio di un giornalismo di qualità”.
Questo accordo, per Di Trapani, s’inserisce con coerenza nell’adesione del sindacato alla campagna #nohatespeech di Carta di Roma: «Appello che abbiamo raccolto sia come Usigrai che come assemblea dei comitati di redazione della Rai. E oggi, con questo accordo, abbiamo chiesto alla Rai un impegno altrettanto importante nella lotta ai linguaggi d’odio che dovrà auspicabilmente essere esteso a tutta la produzione dell’azienda».
“Occorre affermare con coraggio tanto il primato della libertà di espressione quanto la differenza tra odio e critica in tutti i mezzi di comunicazione di massa, vecchi e nuovi. L’odio non è, non può essere un’opinione”, ribadisce nel comunicato stampa Nicita ricordando anche l’impegno sul tema della presidente della Camera, Laura Boldrini e della Commissione ‘Jo Cox’.
Il percorso verso una comunicazione costruttiva e innovativa, che guardi ai social «deve essere ben piantato sulle nostre basi tradizionali di valori e principi del servizio pubblico: inclusione, al pluralismo inteso come realtà che si raccontano» conclude Di Trapani.
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