Al centro dei lavori della Commissione ci saranno l’analisi dello sviluppo dell’intolleranza e dell’odio, nelle varie forme che possono assumere: xenofobia, antisemitismo, islamofobia, antigitanismo, sessismo, omofobia. Si tratterà dunque della concretizzazione di azioni contro l’hate speech ed analizzare in particolare le nuove forme di razzismo, soprattutto online.
Anche la Dichiarazione dei diritti di internet approvata nel luglio 2015, che l’Italia per prima ha introdotto in Europa, è stata elaborata da un’apposita Commissione di studio istituita in seno alla Camera nel 2014.
La Commissione sarà guidata dalla presidente della Camera, Laura Boldrini ed avrà una composizione mista, politici, esperti ed associazioni. Ne farà parte un deputato per ogni gruppo politico: Milena Santerini, Paola Binetti, Giuseppe Brescia, Elena Centemero, Stefano Dambruoso, Florian Kronbichler, Giovanna Petrenga, Pino Pisicchio, Barbara Pollastrini, Barbara Saltamartini. Gli esperti saranno il linguista Tullio De Mauro e la sociologa Chiara Saraceno. Le organizzazioni rappresentate Amnesty, Arci, 21 luglio, Lunaria, Carta di Roma, Consiglio d’Europa, Cospe, Demos e Pi, Human Rights Watch, Istat, Unhcr, Fidr.
«Affrontare il problema dei discorsi d’odio è essenziale, farlo in Parlamento conferisce una rilevanza ulteriore poiché spesso è proprio i linguaggio dei politici a dare maggior adito all’hate speech» sottolinea Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma, ed aggiunge «mettere in agenda all’ordine del giorno l’argomento è un passo importante, un fondamentale punto di partenza. Poi sarà il momento di parlare di cosa si riuscirà a realizzare».
Associazione Carta di Roma si occupa da tempo di hate speech: già tra i partner del progetto europeo Prism, per la prevenzione e il contrasto dei discorsi d’odio nei new media, ha inoltre lanciato nel 2015 la campagna #nohatespeech insieme alla Federazione europea dei giornalisti, col supporto di Fnsi, Ordine dei giornalisti, Usigrai e Articolo21.
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