L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati rilancia l’appello per un’informazione libera dai discorsi d’odio
«Il giornalismo ha una sostanziale responsabilità formativa, che oggi comprende – con l’informazione on-line – anche il dovere di moderare il dibattito dei lettori e spegnere sul nascere le espressioni di incitamento all’odio. – ha dichiarato Carlotta Sami, portavoce Unhcr per il Sud Europa nel comunicare il supporto dell’Alto commissariato alla campagna #nohatespeech – Stiamo vivendo una crisi di rifugiati epocale che sta investendo anche il nostro continente. Al fine di evitare strumentalizzazioni che possano sfociare in derive intolleranti e xenofobe è fondamentale che i media restituiscano un immagine corretta di quello che sta accadendo, perché solo quando l’informazione è attenta, oggettiva e bilanciata si può sviluppare un senso naturale di umanità e solidarietà nei confronti dei rifugiati».
L’Unhcr ha così condiviso l’appello invitando il pubblico a sottoscriverlo.
L’appello #nohatespeech è qui: change.org