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Antiziganismo, tavola rotonda a Strasburgo: “Il linguaggio giornalistico è fondamentale”

L’incitamento all’odio anti-zingaro trasmesso in televisione, la promozione, l’elaborazione e l’adozione di linee guida politiche in questo settore da parte delle autorità di regolamentazione, la presentazione dello schema della campagna “Uguaglianza e libertà dalla discriminazione per Roma” – EQUIROM.

Questi sono stati i temi e gli obiettivi della tavola rotonda organizzata dal Dipartimento Anti-Discriminazione del Consiglio d’Europa svoltasi il 7 e l’8 novembre a Strasburgo che ha radunato numerosi rappresentanti del Consiglio d’Europa, della Commissione Europea e di associazioni che si occupano di questi temi da diversi paesi europei.


L’antiziganismo è una forma di discriminazione e pregiudizio rivolta alla comunità Rom, una delle minoranze più marginalizzate ed emarginate in Europa. Questo fenomeno si manifesta attraverso stereotipi negativi, discriminazione sociale, esclusione economica e violenza fisica.

È fondamentale combattere l’antiziganismo e promuovere l’inclusione e la parità per la comunità Rom, al fine di garantire i loro diritti umani fondamentali e promuovere una società più giusta e equa.


Ciò implica l’adozione di politiche e misure concrete per garantire l’uguaglianza di trattamento e l’accesso ai diritti fondamentali. Queste misure includono l’implementazione di leggi antidiscriminazione, l’educazione sulle culture Rom nelle scuole, l’accesso equo all’occupazione e all’alloggio, nonché l’accesso ai servizi sanitari e sociali.


La lotta contro l’antiziganismo richiede una collaborazione e un partenariato tra governi, organizzazioni della società civile e la comunità Rom stessa. Inoltre, è necessario promuovere la cooperazione tra i paesi europei per affrontare l’antiziganismo come una sfida comune e promuovere standard e politiche comuni.


Il programma congiunto UE/CoE “Uguaglianza e libertà dalla discriminazione per Roma” (EQUIROM) si svolgerà da dicembre 2022 a dicembre 2024 in Bulgaria, Grecia e Romania, con attività aggiuntive che copriranno l’Italia.

Il programma contribuirà alla lotta e alla prevenzione dell’antiziganismo e della discriminazione promuovendo l’uguaglianza dei rom nei media, ovvero fermando gli stereotipi, fornendo narrazioni positive e migliorando la conoscenza pubblica.


È stata avviata una cooperazione con il Segretariato della Piattaforma europea delle autorità di regolamentazione (EPRA) nell’ambito del progetto, per facilitare i contatti e l’interazione con i regolatori dei media, organizzando tavole rotonde, scambi interattivi, tavole rotonde e sensibilizzando sull’antiziganismo e sulla discriminazione anti-Rom.


Sono stati condotti studi sulla rappresentazione e la rappresentazione dei Rom nelle trasmissioni televisive e nei media in Bulgaria, Grecia, Romania e Italia.


Hallvard Gorseth, capo del Dipartimento Anti Discriminazione del Consiglio d’Europa: «Pensare, costruire, ricostruire. Questa ricerca ha dimostrato quante rappresentazioni negative ci siano tramite i media, ma anche nei film e in televisione. Il linguaggio giornalistico è fondamentale, soprattutto quando si parla di violenza e si finisce con il terrorizzare nei titoli dei giornali. Gli “outsider”sono comunità che vivono ai margini della società, incompresi e temuti. Questo fenomeno si può definire come “antigensus”. Abbiamo molti strumenti nella nostra cassetta degli attrezzi ma dobbiamo imparare ad usarli».


Il suo quadro può essere stabilito utilizzando gli standard e gli strumenti del Consiglio d’Europa sull’incitamento all’odio, come la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, CM/Rec (2022) 16 sulla lotta all’incitamento all’odio; la Guida per la valutazione e il trattamento dei discorsi d’odio; la Raccomandazione di politica generale (GPR) n. 15 dell’ECRI sulla lotta all’incitamento all’odio e il relativo corso HELP; il modulo HELP Roma all’interno del corso antidiscriminazione e le schede informative sulla storia dei rom.


Altri riferimenti chiave includono il quadro strategico dell’UE per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei rom per il periodo 2020-2030 sostenuto e implementato in Italia dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), il quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei rom fino al 2020, il piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025, il codice di condotta della CE sulla lotta al fenomeno illegale. Incitamento all’odio online e OSCE “Rom e Sinti nei media: monitoraggio 2020”.

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