Vacanze libere dalla discriminazione: da oggi la community che compone il noto portale online si assume l’impegno a contrastare pregiudizi e razzismo
“Trattare qualsiasi persona, a prescindere dalla razza, la religione, l’origine nazionale, l’etnia, la disabilità, il sesso, l’identità di genere, l’orientamento sessuale o l’età, con rispetto e senza pregiudizi”.
Questo l’impegno della community di Airbnb, portale online che mette in contatto persone, generalmente privati, alla ricerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con persone che dispongono uno spazio extra da affittare.
Non si tratta di un’opzione da selezionare, ma di un requisito indispensabile per far parte della community, e, rivolgendosi in maniera diretta all’host (chi ospita), Airbnb chiarisce che se “dovessi rifiutare l’impegno, non potrai ospitare o prenotare viaggi attraverso la piattaforma Airbnb e potrai cancellare il tuo account”.
Una presa di posizione importante per la comunità online di viaggiatori e ospiti, che chiude così le porte a chi si fa promotore di discriminazioni.
Faq e policy, in cosa consistono?
Ribadendo come alla base della propria policy aziendale vi siano l’inclusione e il rispetto, si specifica ulteriormente che:
Airbnb è consapevole che alcuni Stati permettono, o impongono, di operare distinzioni tra le persone in base alla loro provenienza, al genere, allo stato civile o all’orientamento sessuale, e non chiede ai propri host di violare le leggi locali o di intraprendere azioni che potrebbero renderli per legge perseguibili. Verranno fornite indicazioni aggiuntive e adatterà la propria politica di non discriminazione per renderla compatibile con gli obblighi e i permessi esistenti in determinati Paesi.
Interessanti e funzionali anche le Faq (frequently asked questions) messe a disposizione e chiaramente identificate come risorse per gli host e FAQ sulla non discriminazione, tra le richieste presenti c’è quella di smettere di ospitare viaggiatori da determinati paesi sulla base di esperienze negative passate. La risposta è esemplificativa:
gli host non possono rifiutare richieste sulla base della nazione di provenienza o dell’etnicità di un ospite, poiché questo vorrebbe dire discriminare utenti di un dato paese. Se si è avuta un’esperienza negativa con un ospite in passato, è importante ricordare che ogni persona è differente. Non sarebbe giusto pregiudicare qualcuno sulla base del comportamento di un altro. Ti consigliamo invece di avviare una conversazione con tutti i tuoi futuri ospiti per mettere in chiaro le tue regole della casa e le aspettative reciproche.
Uno strumento in più per viaggiare provando ad andare oltre il pregiudizio.
Per consultare l’impegno della community clicca qui