A cura di Associazione 21 luglio
Con una memoria di giunta a firma della sindaca Virginia Raggi, il 18 novembre scorso la giunta capitolina ha indicato al dipartimento Politiche sociali e della Salute di Roma Capitale l’adozione di un piano di lavoro cittadino denominato “Progetto Inclusione Rom”.
Nel testo della memoria si sottolinea come le linee politiche adottate nel passato in riferimento alle baraccopoli per soli rom abbiano prodotto “il risultato di moltiplicare da un lato insicurezza e conflitti nelle periferie e dall’altro di aumentare il livello di emarginazione delle popolazioni rom, caminanti e sinti, senza garantire alcun processo di inclusione sociale nonostante le ingenti risorse economiche investite nel settore”. Il punto nodale, viene affermato, è la questione abitativa che “influisce sulla condizione di vita dei singoli soggetti e della comunità perché incide sulle possibilità di accesso ai servizi, di vita sociale con le altre popolazioni residenti oltre che sulle opportunità di accesso al lavoro e all’istruzione” e per tale ragione, in una prospettiva di approccio interdisciplinare, viene adottato un Workplan “Progetto Inclusione Rom” con indicazione sintetica delle azioni nel periodo gennaio-luglio 2017.
Il piano di lavoro prevede, tra le altre cose, il coinvolgimento della Regione Lazio, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, del Ministero del Lavoro e dell’ANCI, l’avvio di accertamenti patrimoniali, due delibere (la prima per l’istituzione di un Tavolo, la seconda per il superamento degli insediamenti), la preparazione di un bando e Capitolato Europeo, incontri con cittadini rom e non rom, la costruzione di un network di organizzazioni.
Associazione 21 luglio esprime una cauta soddisfazione per il documento prodotto dalla Giunta Capitolina. «Registriamo – sottolinea l’organizzazione – come per la prima volta nella Capitale venga prodotto un cronoprogramma per l’avvio del processo per il superamento delle baraccopoli abitate dai rom. Il segnale è quindi importante e non di poco conto».
Secondo Associazione 21 luglio è fondamentale come la questione abitativa sia stata posta al centro in un quadro dove l’approccio interdisciplinare appare condizione indispensabile per l’avvio di un lavoro fondato su basi solide. «Auspichiamo – conclude Associazione 21 luglio – che la memoria di giunta rappresenti lo spartiacque con le politiche passate, l’inizio della fine del “sistema campi” che negli anni ha prodotto lesione dei diritti umani, fenomeni corruttivi e assistenzialismo inconcludente. Lo sarà realmente se a essa seguirà il congelamento dei bandi milionari che nei prossimi mesi potrebbero ridare vita ad un perverso sistema di realizzazione e gestione di nuovi insediamenti. Ma la cartina di tornasole sarà la discussione nell’aula dell’assemblea capitolina della “Delibera di iniziativa popolare per il superamento dei campi” sottoscritta da 6.000 cittadini romani che avverrà entro gennaio 2017. La sua approvazione, sollecitata dal comitato “Accogliamoci” di cui Associazione 21 luglio è parte, potrà essere il segnale concreto e definitivo di un’inversione di rotta da tanti auspicato che potrà consentire alla città di Roma di relegare al passato la vergognosa e tragica stagione delle baraccopoli per soli rom».
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