Alla luce delle dichiarazioni di diversi esponenti politici che, all’indomani delle dimissioni di Francesco Spano da direttore dell’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), chiedono la chiusura dell’ufficio stesso denigrandone ruoli e competenze, Associazione Carta di Roma sostiene l’importanza dell’impegno e dell’azione contro le discriminazioni dell’Unar.
A prescindere dalla vicenda che ha portato alle dimissioni del direttore Spano, sulla quale risulta siano ancora in atto accertamenti da parte delle istituzioni preposte, ricordiamo che l’Unar, istituito nel 2003 in ottemperanza alla direttiva europea 2000/43/CE che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, svolge da tempo in maniera imparziale una essenziale funzione di garanzia.
Quanto osservato attraverso il lavoro di monitoraggio che Associazione Carta di Roma conduce su media tradizionali e nuovi, relativamente al racconto dell’immigrazione, ci porta a ritenere che oggi sia più che mai essenziale il compito dell’Unar di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere tali discriminazioni.
Siamo convinti che la sistematica azione di monitoraggio dei fenomeni d’odio condotta dall’Unar sia indispensabile nella lotta che sta prendendo piede sempre più a livello nazionale e internazionale contro hate crime e hate speech.
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