Appuntamento con il progetto Erasmus “Europe forrRefugees, follows the routes” per uno scambio di buone pratiche sul tema dell’inclusione di migranti e rifugiati
Il 24 ottobre dalle 9.30 a Cosenza si parlerà della Carta di Roma nell’ambito di un progetto Erasmus Plus, il programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù dal titolo “E4R: Europe for Refugees, Follows the routes”. Si tratta della prima edizione di un progetto di scambio di best practices sul tema dell’inclusione dei rifugiati che si sviluppa dal 21 al 25 ottobre presso l’associazione La Kasbah Onlus di Cosenza, che da anni si occupa dei diritti dei migranti e di progetti di accoglienza Sprar.
Proprio in merito alle buone pratiche è previsto nel programma l’intervento del giornalista Francesco Mollo sulla Carta di Roma, spiegandone i principi ispiratori e il ruolo dell’Associazione Carta di Roma fondata nel dicembre 2011 appunto per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione.
Insieme al giornalista italiano interverrà anche il giornalista curdo-iracheno Farman Fatah, che nella sua doppia veste di giornalista e migrante/rifugiato politico che vive a Cosenza racconterà la sua esperienza e l’utilità delle linee guida e gli altri strumenti deontologici messi in campo proprio dalla Carta di Roma.
Tra piatti tipici e storie di donne: il documentario di Gordano
Al termine della relazione ci sarà la proiezione del documentario “Mix-up”, regia di Alessandro Gordano, tratto dai racconti delle quattro protagoniste delle storie e autrici delle ricette raccolte nel ricettario “atipico” scritto da Francesco Mollo ed Enza Papa.
Il volume e il documentario presentano quattro piatti tipici di Somalia, Palestina, Eritrea e Siria. Ma non si tratta di un semplice ricettario, ma le ricette sono solo un pretesto per raccontare quattro storie (riprese nel video di 35 minuti, in lingua originale con sottotitoli in italiano) profondamente diverse ma incredibilmente simili, di quattro donne immigrate – Hamdi, Mesam, Yurdanus e Julieta – che dietro i fornelli di una casa italiana cercano di riannodare i fili di un recente passato, della loro identità, e condividere cibo e speranze con chiunque voglia accostarsi alla grande tavola della fratellanza.
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