Nuovo presidente per Carta di Roma: è Valerio Cataldi, giornalista RAI
L’Associazione Carta di Roma, nata per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, a sei anni dalla sua creazione elegge il suo nuovo presidente. È Valerio Cataldi. Verrà affiancato da Pietro Suber, giornalista del TG5 nel ruolo di Vice Presidente.
L’assemblea, che si è riunita oggi presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha ringraziato per il lavoro svolto Giovanni Maria Bellu, che aveva assunto l’incarico a dicembre 2013 e che ha impresso uno slancio significativo alla formazione dei giornalisti ed è stata motore e guida dell’incontro tra le espressioni della società civile, le rappresentanze professionali giornalistiche e il mondo della ricerca.
«La prima volta che mi sono occupato di migranti erano gli anni 90, a Roma un ex pastificio abbandonato della Pantanella. Li chiamavano “marocchini” all’epoca. Erano tutti marocchini anche se venivano dall’altra parte del mondo. Erano talmente marocchini che un giornale fece un titolo scrivendo: “incidente stradale, morto un uomo e un marocchino”. Era la nascita del linguaggio disumanizzante e violento che poi è cresciuto coniando termini come extracomunitario, clandestino. Era lo stesso linguaggio feroce con cui venivano chiamati e raccontati gli italiani dalla svizzera fino in America. Ma quel vissuto neanche tanto lontano non ha mai costituito un freno, un antidoto. L’odio si nutre di se stesso e viene amplificato dai giornali, dalla tv. Ci sono limiti che sono dettati dalla legge, altri dettati dal buonsenso, ma raramente chi scrive e li oltrepassa subisce conseguenze. Eppure si tratta di regole base del mestiere di giornalista, il racconto della verità, l’aderenza ai fatti che vano chiamati con le giuste parole. La macchina dell’odio si alimenta di queste “distrazioni” che non hanno conseguenze e le parole violente rischiano sempre di più di trasformarsi in gesti violenti.
Carta di Roma è un codice deontologico che in un sistema normale non dovrebbe proprio esistere. Non dovrebbe esistere un codice deontologico che dia una forma e che preveda una sanzione per chi usa le parole per fomentare odio e razzismo e ne fa strumento politico e pretende di chiamarlo “libertà di espressione”. E invece eccoci qui, a fare il possibile per arginare la valanga populista e razzista che si nutre di cattiva informazione.
Giovanni Maria Bellu ha rappresentato e difeso la Carta di Roma in questi ultimi quattro anni in modo ostinato e geniale assieme a Pietro Suber e ad un pugno di colleghi senza risorse, senza una sede. A Giomaria ed alla sua ostinazione sento di dovere dire grazie per aver difeso la dignità dei cronisti e del nostro mestiere. Grazie a lui e a tutti gli altri che hanno contribuito a tracciare la strada importante sulla quale mi trovo adesso e che voglio continuare a percorrere con la stessa determinazione e la stessa ostinazione», ha detto il neopresidente.
Ricordiamo che della Carta di Roma fanno parte: A buon diritto, Acli, Amnesty International, Arci, Associazione 21 luglio, Consiglio Italiano dei Rifugiati, Il Pettirosso, Asgi, Centro Astalli, Cestim, , Cospe, Articolo 21, Redattore sociale, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia -Fcei, Federazione nazionale della stampa, Lunaria, Ordine dei Giornalisti, Unhcr (invitato permanente), Unar (osservatore permanente), Oim (invitato permanente).
Valerio Cataldi è un giornalista professionista, inviato Rai, per il Tg2 autore di inchieste e reportage sui temi legati al sociale, come droga e tossicodipendenze, psichiatria, carcere e mafie. Negli ultimi dieci anni ha percorso le rotte della migrazione verso l’Europa ed ha realizzato documentari che hanno vinto premi giornalistici internazionali.