Site icon Associazione Carta di Roma

Global Trends, UNHCR: 79,5 milioni le persone in fuga nel 2019

Venezuelan refugees and migrants living in spontaneous settlements near a shopping mall in Boa Vista, Roraima, northern Brazil, are relocated to Rondon 3 shelter by UNHCR staff, with support from Brazil’s Operation Welcome Task Force. ; In coordination with UN agencies and within the framework of the R4V (Response for Venezuelans) Regional Inter-Agency Coordination Platform, UNHCR is supporting efforts to cope with the COVID-19 situation in Brazil. In Boa Vista, we are ensuring more people are able to access shelter with proper sanitary conditions. In early-2020, COVID-19 became a global pandemic. Refugees and displaced populations often have reduced access to health services, sanitation, food and support, making them more vulnerable to disease and its associated impacts. UNHCR is maintaining existing programmes where possible and has launched its global emergency appeal for US$255 million to respond to the challenges ahead.

Presentato oggi il rapporto annuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Global Trends

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, rivolge oggi un appello ai Paesi di tutto il mondo affinché si impegnino ulteriormente per dare protezione a milioni di rifugiati e altre persone in fuga da conflitti, persecuzioni o violenze che compromettono gravemente l’ordine pubblico. Come dimostra il rapporto pubblicato oggi, gli esodi forzati oggi riguardano più dell’1 per cento della popolazione mondiale – 1 persona su 97 – mentre continua a diminuire inesorabilmente il numero di coloro che riescono a fare ritorno a casa.

Il rapporto annuale dell’UNHCR Global Trends, pubblicato due giorni prima della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno, rivela che, alla fine del 2019, risultava essere in fuga la cifra senza precedenti di 79,5 milioni di persone. L’UNHCR non aveva mai registrato un dato tanto elevato.

Il rapporto, inoltre, rileva come per i rifugiati sia divenuto sempre più difficoltoso porre fine in tempi rapidi alla propria condizione. Negli anni Novanta, una media di 1,5 milioni di rifugiati riusciva a fare ritorno a casa ogni anno. Negli ultimi dieci anni la media è crollata a circa 385.000, cifra che testimonia come oggi l’aumento del numero di persone costrette alla fuga ecceda largamente quello delle persone che possono usufruire di una soluzione durevole.

“Siamo testimoni di una realtà nuova che ci dimostra come gli esodi forzati, oggi, non soltanto siano largamente più diffusi, ma, inoltre, non costituiscano più un fenomeno temporaneo e a breve termine”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. “Non ci si può aspettare che le persone vivano per anni e anni una condizione precaria, senza avere né la possibilità di tornare a casa né la speranza di poter cominciare una nuova vita nel luogo in cui si trovano. È necessario adottare sia un atteggiamento profondamente nuovo e aperto nei confronti di tutti coloro che fuggono, sia un impulso molto più determinato volto a risolvere conflitti che proseguono per anni e che sono alla radice di immense sofferenze”.

Il rapporto Global Trends mostra che dei 79,5 milioni di persone che risultavano essere in fuga alla fine dell’anno scorso, 45,7 milioni erano sfollati all’interno dei propri Paesi. La cifra restante era composta da persone fuggite oltre confine, 4,2 milioni delle quali in attesa dell’esito della domanda di asilo, e 29,6 milioni tra rifugiati (26 milioni) e altre persone costrette alla fuga fuori dai propri Paesi.

L’incremento annuale, rispetto ai 70,8 milioni di persone in fuga registrati alla fine del 2018, rappresenta il risultato di due fattori principali. Il primo riguarda le nuove preoccupanti crisi verificatesi nel 2019, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, nella regione del Sahel, in Yemen e in Siria, quest’ultima ormai al decimo anno di conflitto e responsabile dell’esodo di 13,2 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni, più di un sesto del totale mondiale.

Il secondo è relativo a una migliore mappatura della situazione dei venezuelani che si trovano fuori dal proprio Paese, molti non legalmente registrati come rifugiati o richiedenti asilo, ma per i quali sono necessarie forme di protezione.

Dietro a tutte queste cifre ci sono storie di sofferenza individuale profonda. Il numero di minori in fuga (stimato intorno ai 30-34 milioni, decine di migliaia dei quali non accompagnati), per esempio, è più elevato di quello dell’intera popolazione di Australia, Danimarca e Mongolia messe insieme. Contemporaneamente, la percentuale di persone in fuga di età pari o superiore ai 60 anni (4 per cento) è estremamente inferiore a quella della popolazione mondiale (12 per cento) – una statistica che attesta lo strazio, la disperazione, i sacrifici e la separazione dai propri cari.

8 dati essenziali sulle persone in fuga:

Il rapporto Global Trends è pubblicato in parallelo al Global Report annuale, che offre uno sguardo comprensivo sulle azioni intraprese dall’UNHCR per rispondere alle esigenze di tutti coloro che sono costretti a fuggire, nonché delle popolazioni apolidi note su scala mondiale.

Ulteriori informazioni e materiali sono disponibili ai seguenti link: https://www.unhcr.org/unhcr-global-trends-2019-media.html

https://withrefugees.unhcr.it/scarica-i-materiali/

Per maggiori informazioni:

• Carlotta Sami, SAMI@unhcr.org, +39 335 679 4746

• Federico Fossi, fossi@unhcr.org, +39 349 084 3461

• Barbara Molinario, molinarb@unhcr.org, +39 338 546 2932

Exit mobile version