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Dalla parte dei bambini. Su Left un approfondimento sui minori stranieri soli

La testata dedica più articoli alla condizione dei minori stranieri non accompagnati, il cui numero nel 2016 è ampiamente aumentato rispetto all’anno precedente

C’è chi è scappato da solo dalla Costa d’Avorio a 9 anni, chi ha vissuto la comunità come un inferno picchiato dai ragazzi più grandi, chi si dilegua nelle pieghe del lavoro nero. E per tutti arrivare alla maggiore età è un incubo perché il sistema di accoglienza si interrompe.

Hanno paura anche a raccontare la propria storia. E non è la paura di quello che potrebbe succedere ma un’irrequietezza più sottile, infilata sotto la pelle come una mania di cui non riesci a disfarti: è la paura di chi non sa ancora, davvero, cosa sia giusto e cosa no. Sono figli di un mondo che li rifiuta, sono bambini diventati adulti con quella fretta che riesce a dare il dolore e la disperazione e hanno in tasca una speranza che ha una forma sola: farcela, sopravvivere. Tutto qui.

 

Left racconta nell’ultimo numero la condizione dei minori stranieri non accompagnati in Italia, soffermandosi su paure e speranze di bambini e ragazzi soli, tra i più vulnerabili migranti e rifugiati. Racconta quanto il compimento dei 18 anni, invece di rappresentare un evento da festeggiare, sia un incubo per molti di loro, da un giorno all’altro catapultati nel mondo meno protetto degli adulti. E di come la legge Zampa, che ancora resta sulla carta, potrebbe migliorare il sistema di accoglienza e protezione, garantendo con più forza i diritti e riducendo di conseguenza il rischio di fuoriuscita dal circuito di accoglienza e, quindi, di sfruttamento.

Qui gli articoli:

Dalla parte dei bambini e degli adolescenti
(sab, 05 ago 2017 – LEFT – Pag. 4)

Minori non accompagnati, a legge c’è sol sulla carta
(sab, 05 ago 2017 – LEFT – Pag. 14)

Compiere diciotto anni ed essere lasciato per strada
(sab, 05 ago 2017 – LEFT – Pag. 18)

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