L’intervista di Left a Enrico Calamai: «Accertare le responsabilità e le omissioni di individui, governi e organismi internazionali»
«Sono i nuovi desaparecidos, vittime del reato di lesa umanità. I migranti morti nel Mediterraneo per precise responsabilità politiche al di là degli incidenti e delle colpe degli scafisti “cattivi”». Ad affermarlo è Enrico Calamai, tra i fondatori del comitato Giustizia per i nuovi desaparecidos, in un’intervista rilasciata al settimanale LEFT.
Un comitato che chiede giustizia per le migliaia di migranti che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa. Far uscire dall’ombra queste storie rendendole note all’opinione pubblica, attribuire la responsabilità di queste scomparse, impedire che queste morti continuino a verificarsi e, soprattutto, ricostruire la verità. Sono questi gli obiettivi dell’iniziativa, promotrice di un appello popolare per la creazione di un tribunale internazionale d’opinione «che offra alle famiglie dei migranti scomparsi un’opportunità di testimonianza e rappresentanza; contribuisca ad accertare le responsabilità e le omissioni di individui, governi e organismi internazionali e fornisca uno strumento per l’avvio delle azioni avanti agli organi giurisdizionali nazionali, comunitari, europei e internazionali».
Di come e quanto questo tribunale internazionale potrebbe essere efficace Enrico Calamai ha discusso con LEFT in «Vittime di lesa umanità».
Dell’appello lanciato dal comitato Giustizia per i nuovi desaparecidos avevamo parlato qui.