E’ in corso un cambiamento sostanziale nel mondo dell’informazione e questa trasformazione non è attribuibile soltanto ai progressi dell’intelligenza artificiale.
Questa la premessa per comprendere il Digital News Report 2024, l’ultimo rapporto del Reuters Institutes for the Study of Journalism sulla fruizione dell’informazione in 47 Paesi del mondo. La ricerca è stata condotta da YouGov con un questionario online somministrato tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2024.
I social media tradizionali, come Facebook e X, stanno attivamente riducendo il ruolo delle notizie nelle loro piattaforme, mentre altre dove il contenuto visivo e video sono predominanti, come TikTok, Instagram e YouTube, stanno crescendo di importanza. WhatsApp, con forme di molto diverse, gioca un ruolo importante nella distribuzione di informazioni, in molti Paesi.
Il sistema mediatico italiano appare in piena evoluzione. Storicamente caratterizzato da un settore televisivo dominante, da una stampa più debole ma influente e da una trasformazione digitale più lenta che altrove, oggi il panorama dei media vede la televisione diminuire il suo primato, i principali editori vendere stampa tradizionale, e i nuovi media digitali che sfidano seriamente gli operatori consolidati.
Continua la crisi della carta stampata In Italia, in linea con il resto dei Paesi europei, si assiste a una crisi strutturale della carta stampata come fonte di informazione: dal 59% del 2014 al 13% nel 2024, mentre il 65% usa la tv e il 69% online (di questo il 39% i social media). La tv resta comunque altamente popolare, ma il rapporto mostra una diminuzione dall’85% nel 2017 al 65% nel 2024.
L’82% fruisce le informazioni dallo smartphone, il 59% dal pc, il 30% da tablet.
E quanto ci fidiamo dell’informazione?
Poco, a vedere i risultati dei sondaggi: solo il 34% della popolazione dichiara di fidarsi. L’ANSA resta la fonte di informazione su cui si ripone piu fiducia. Al secondo posto Fanpage, prima del Corriere della Sera.
fonte: Reuters Institute – 2024
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