Due africani gambizzati a Castelvolturno e la memoria va alla prima strage mafiosa a cui è stata riconosciuta l’aggravante del razzismo. Era la sera del 18 settembre 2008 quando cinque persone affiliate al clan dei Casalesi, con a capo Giuseppe Setola, uccidevano un italiano sospettato di collaborare con le forze dell’ordine. Aprivano il fuoco anche contro sette cittadini stranieri: 125 colpi di kalashnikov uccidevano i ghanesi Kwame Antwi Julius Francis (31 anni), Affun Yeboa Eric (25 anni), Christopher Adams (28 anni), i togolesi El Hadji Ababa e Samuel Kwako (26 anni), e Jeemes Alex, 28enne proveniente dalla Liberia.
Il duplice ferimento ai danni di due immigrati di domenica scorsa – 13 luglio – ricostruito dal sito di Cronache di ordinario razzismo che denuncia il rischio di strumentalizzazioni politiche che – oggi come 6 anni fa – mirano a nascondere una “bomba sociale” come l’ha definita il sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo che dice ““Qui non c’è alcuna percezione dello Stato semplicemente perché lo Stato non c’è”
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/2014/07/castel-volturno-uomini-colpiti-alle-gambe-rivolte-in-territorio-abbandonato/
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