Si chiama echo refugee library ed è un progetto indipendente, una libreria mobile, allestita su un minivan, per giovani ed adulti richiedenti asilo che sono in attesa in Grecia. Un’iniziativa avviata nel luglio 2016 da Echo (education community hope opportunity), un’organizzazione dedicata a promuovere iniziative educative nei campi rifugiati. Equipaggiata di wi fi, corrente, tablet e libri, è descritto come “uno spazio per lavorare verso un futuro che non può aspettare”.
All’interno del minivan ci sono circa 1.000 libri, in inglese, greco, arabo, francese, curdo e farsi. Il veicolo ogni settimana si sposta tra i vari campi rifugiati nella zona più grande di Atene, ma si dirige anche nei quartieri più poveri della capitale.
L’idea nasce nell’agosto 2016, quando venne istituita la prima biblioteca nel campo Vasilika nella Grecia settentrionale. A novembre, venne trasformata trasformata in una libreria mobile in grado di servire più campi nella zona di Salonicco, nel nord della Grecia.
I curatori di questa biblioteca su quattro ruote raccontano sul sito cosa mettono a disposizione: libri e uno spazio tranquillo; accesso a risorse online di informazione ed educazione; risorse di apprendimento linguistico e informali gruppi di tutoraggio; consigli su come iscriversi alle università e come candidarsi per posizioni lavorative; uno spazio utile per dei workshop.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere la cultura accessibile a tutti. Perciò, nel limbo di attesa, l’idea è usare a proprio il vantaggio il tempo invece di perderlo.
L’immagine in evidenza è tratta dal sito del progetto echo refugee library
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