Non è una campagna politica e neppure un’iniziativa di beneficienza. Non ha l’obiettivo di chiedere l’apertura delle frontiere, ma quello di sfidare la rappresentazione dei rifugiati offerta dai media.
Si presenta così la Liberté Cup, torneo di calcio che si terrà il 10 settembre a Grand-Synthe, in Francia e che vedrà scendere in campo i rifugiati. “Non hanno bisogno della tua pietà, vogliono il tuo supporto. Quindi dimentichiamo la politica e giochiamo. Il calcio non ha confini”, si legge sul sito dell’iniziativa.
A rilanciare il messaggio anche il giocatore argentino Leo Messi, che ha deciso di appoggiare l’evento dandogli visibilità sulla sua pagina Facebook.
L’idea si è fatta spazio nella mente degli ideatori, entrambi del Regno Unito, un anno fa: un’iniziativa sportiva per esprimere solidarietà ai rifugiati, quotidianamente ritratti dai media attraverso i filtri del sensazionalismo, dell’allarmismo, del pietismo. È questa la narrativa alla quale, attraverso la propria partecipazione, si vuole dire basta.
Tra i sostenitori della Liberté Cup c’è ITV, rete britannica che realizzerà un documentario sulla condizione dei rifugiati a partire dal torneo: “Bigballs Media Football”.
Pylos e il silenzio dell’informazione
A Lampedusa c’è la tomba di una giovane donna di nome Ester. Aveva 18 anni e veniva dalla Nigeria. Era incinta ed è morta di stenti su un barcone carico di migranti rimasto in balia delle onde per giorni
Leggi tutti gli articoli su immigrazione, asilo e minoranze pubblicati dalla stampa italiana.
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
Trump e G7 catalizzano l’attenzione dell’informazione mainstream
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.