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In Francia il calcio che sfida la rappresentazione mediatica dei rifugiati

Si chiama Liberté Cup e avrà luogo a Grande-Synthe l’iniziativa di solidarietà che vuole cambiare il modo in cui i profughi sono visti dai media

Non è una campagna politica e neppure un’iniziativa di beneficienza. Non ha l’obiettivo di chiedere l’apertura delle frontiere, ma quello di sfidare la rappresentazione dei rifugiati offerta dai media.

Si presenta così la Liberté Cup, torneo di calcio che si terrà il 10 settembre a Grand-Synthe, in Francia e che vedrà scendere in campo i rifugiati. “Non hanno bisogno della tua pietà, vogliono il tuo supporto. Quindi dimentichiamo la politica e giochiamo. Il calcio non ha confini”, si legge sul sito dell’iniziativa.

A rilanciare il messaggio anche il giocatore argentino Leo Messi, che ha deciso di appoggiare l’evento dandogli visibilità sulla sua pagina Facebook.

L’idea si è fatta spazio nella mente degli ideatori, entrambi del Regno Unito, un anno fa: un’iniziativa sportiva per esprimere solidarietà ai rifugiati, quotidianamente ritratti dai media attraverso i filtri del sensazionalismo, dell’allarmismo, del pietismo. È questa la narrativa alla quale, attraverso la propria partecipazione, si vuole dire basta.

Tra i sostenitori della Liberté Cup c’è ITV, rete britannica che realizzerà un documentario sulla condizione dei rifugiati a partire dal torneo: “Bigballs Media Football”.

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