Gli attacchi e le calunnie di questi giorni alle ong impegnate nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare di rifugiati e migranti nel Canale di Sicilia sono per Cospe inaccettabili ma purtroppo non sorprendono. Sorprende, questo sì, che al coro dei calunniatori si unisca con particolare accanimento un’alta carica istituzionale come il vice-presidente della Camera e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.
Questi attacchi, di cui l’onorevole Di Maio si fa autorevole portavoce, non sono solo un volgare atto di sciacallaggio politico, ma si inseriscono in una strategia politica e mediatica che vede l’Unione Europea impegnata a spostare gli interventi e l’attenzione dell’opinione pubblica fuori dai nostri confini, come dimostrano lo scellerato accordo con la Turchia prima, quello con il fantomatico governo libico poi e quello con il Niger, che sono a nostro avviso la dichiarazione di fallimento di ogni tentativo di gestione seria del problema dei rifugiati e dei migranti.
In questo quadro, le ong rischiano di essere testimoni scomodi di politiche di esternalizzazione delle frontiere, di respingimenti operati dalla guardia costiera libica, di violazione sistematica dei diritti umani fondamentali lungo le rotte di transito dei rifugiati e dei migranti.
Questi tentativi d’intimidire e screditare l’operato delle ong non ci fermeranno. Se la solidarietà diventa reato per questa Europa, allora siamo tutti colpevoli. Ma non rinunceremo mai alla difesa dei diritti delle persone e alla denuncia delle loro violazioni.
Come abbiamo fatto fin dall’inizio, continueremo a sostenere SOS Mediterranée un’operazione di soccorso in mare che esprime l’impegno unitario delle società civili italiana, francese, tedesca. E per questo giustamente definita “orgoglio dell’Europa” dallo scrittore Daniel Pennac due mesi fa a Palermo, nel ricordare un anno di prezioso lavoro svolto nel Canale di Sicilia dalla nave Aquarius di SOS Mediterranèe, che ha salvato la vita ad oltre 8.000 persone”.
Giorgio Menchini – Presidente Cospe
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