E’ disponibile l’ultima guida di UNESCO per affrontare e contrastare l’hate speech online e offline in modo più efficace
A cura di UNESCO
“Countering Hate Speech”, contrastare il discorso di odio, online e offline, cioè l´uso distorto della parola per esprimere e disseminare razzismo e discriminazione, offendere e svilire le minoranze e le categorie vulnerabili, culminando spesso nella violenza fisica oltre che verbale e psicologica.
Bisogna partire dall´Educazione, che, con il suo potere trasformativo, è quindi un valido strumento in questa lotta dell´UNESCO all’“hate speech”, cresciuto a dismisura attraverso Internet e i social media e divenuto oggi una vera e propria emergenza democratica.
E’ stata lanciata ieri, 27 marzo, in un evento internazionale presso l´Università della Pace di San José in Costa Rica, (qui la registrazione dell´’vento) la guida educativa “Affrontare il discorso di odio attraverso l’educazione”.
La pubblicazione di 68 pagine, realizzata dall´UNESCO e dalla sezione delle Nazioni Unite “Prevenzione genocidi e responsabilità di proteggere”, esplora le possibili risposte educative e fornisce una guida e raccomandazioni agli Stati su come rafforzare i sistemi educativi per contrastare lo Hate Speech.
Formare gli educatori e gli studenti ai valori e le pratiche di rispettosi cittadini globali e digitali; adottare approcci pedagogici per l’apprendimento a un vivere sociale sensibile alle emozioni; rivedere e revisionare i curriculi scolastici e i materiali educativi per incentivare la sensibilità alla diversità culturale, includendo contenuti che identifichino i discorsi di odio, differenziandoli e promuovendo al contempo la libertà di espressione: sono i punti focali sviluppati dalla guida anche con l´ausilio di esempi di buone pratiche nel mondo.
“Non potevamo immaginare sede migliore dell´Università della Pace in Costa Rica per il lancio di questa strategia di contrasto al discorso di odio”, ha detto la Vice Direttrice Generale dell´UNESCO per l´Educazione Stefania Giannini, presente all´evento, “l’hate speech deriva da stereotipi e pregiudizi. Internet, come abbiamo drammaticamente visto durante la pandemia, amplifica questo fenomeno e accelera il processo di disseminazione di questo cattivo uso del potere delle parole a danno della coesione sociale democratica. L´hate speech, sia online che offline, ha terribili conseguenze sull´individuo e sulle comunità. E´ per questo chel´UNESCO è fortemente impegnata nella diffusione di strumenti educativi per contrastare il fenomeno”.