Non è in corso nessuna invasione dei musulmani in Italia, secondo il Dossier Statistico Immigrazione 2017. Ecco i numeri reali
Questo articolo è stato pubblicato qui nel Dossier Statistico Immigrazione 2017
Contrariamente a quanto talvolta si è detto, dagli anni ’90 ad oggi, è risultata sempre infondata un’invasione di musulmani. La loro incidenza è equivalsa in maniera costante a circa un terzo delle presenze immigrate, salvo nella metà degli anni ’90 quando raggiunse pochi punti percentuali al di sopra.
La composita comunità islamica ha il suo perno in Africa, con oltre il 50% dei membri (a partire dai marocchini e, a seguire, gli immigrati provenienti da Egitto, Tunisia e Senegal), ma sono importanti anche altre provenienze, sia europee (Albania) che asiatiche (Bangladesh e Pakistan).
L’incidenza dei musulmani fra gli stranieri residenti conosce il picco del 40% in Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige. Invece, la loro incidenza rispetto alla popolazione totale residente in Italia si aggira sul 3%, un valore inferiore al 4,5-5% stimato a livello Ue e al 7,5% della Francia.
Si tratta indubbiamente di una presenza significativa ma senz’altro lontana dalle ricorrenti “sopravvalutazioni” (viene loro, infatti, attribuita un’incidenza sui residenti del 20%, secondo un’indagine svolta nel 2016 da Ipsos Mori) che finiscono per turbare l’opinione pubblica e predisporre alla chiusura (un sondaggio del 2016 condotto dal Pew Research Center ha riscontrato che il 68% degli italiani è poco favorevole alla presenza dei musulmani).
Secondo le proiezioni del Pew Research Center, prestigiosa struttura statunitense, a metà secolo i musulmani in Europa non dovrebbero superare il 10% dei residenti, mentre in Italia secondo il Dossier potrebbero raggiungere il 6%.