«Le coste italiane sembrano prese d’assalto dai migranti. L’Italia conosce per la prima volta il boom delle richieste d’asilo. Ma il numero degli immigrati, irregolari o meno, rimane stabile o addirittura decresce. I dati della Caritas, confrontati con quelli europei di Frontex, dipingono una realtà in cui l’emergenza è soprattutto televisiva mentre sul fronte dei flussi le cose sono più complesse».
Questo l’incipit con cui Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano introduce i risultati ottenuti dall’incrocio dei dati presi in analisi. Esaminando il fenomeno migratorio attraverso i numeri, il quadro che ne emerge sulla testata è diverso da quello dipinto ogni giorno da un’ampia fetta del mondo mediatico. I toni emergenziali a cui i lettori sono purtroppo abituati, risultano, grazie alla lettura attenta dei dati, fortemente ridimensionati. Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro sceglie di fornire al pubblico un quadro corretto, senza sconti o esagerazioni.
«Secondo i dati Istat riferiti al 2013 – scrive Cannavò – gli immigrati in Italia non sono molti: 4,3 milioni, il 7,4% circa della popolazione italiana. A questi, secondo gli uffici Caritas-Migrantes si possono aggiungere circa 300 mila immigrati irregolari. Complessivamente non si superano i cinque milioni anche perché, dopo il 2011, con il picco della crisi economica, si sono registrati per la prima volta dei flussi negativi, con un piccolo esodo di migranti rispetto ai flussi precedenti».
Il Fatto Quotidiano fa il punto anche sui dati Frontex, riferiti all’immigrazione irregolare nel secondo quadrimestre 2014. L’incremento – chiarisce l’autore – è del 170% rispetto allo stesso periodo del 2013 «e siccome il 90% dell’immigrazione irregolare proviene dal mare, il problema riguarda soprattutto l’Italia, con un incremento di otto volte».
Tuttavia l’emergenza, come leggiamo sul Fatto, appare affievolita osservando i numeri reali; su circa 150mila persone, ossia l’afflusso annuale di migranti stimato, almeno la metà sceglie di abbandonare l’Italia per andare all’estero: «L’intreccio tra i due dati, afflusso e richieste di asilo, delinea più chiaramente il terzo dato, quello che dovrebbe calmare gli animi e mitigare l’emergenza. Per quanto riguarda gli immigrati irregolari che restano sul territorio l’Italia conosce un decremento: -22% nel 2013 rispetto al 2012 (Frontex)».
Per leggere l’articolo completo: «Boom dell’asilo politico, ma l’Italia è una tappa»
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