«Questa non è Hollywood. Se scrivi notizie sull’immigrazione, fallo con responsabilità e rigore. Il sensazionalismo nelle notizie sull’immigrazione genera paura e odio. Evita l'”inmigracionalismo”».
Con questa breve parodia di una riunione di redazione l’Associazione della stampa di Madrid (Asociacíon de la Prensa de Madrid) lancia la campagna “Inmigracionalismo“, per una corretta e responsabile rappresentazione dei migranti e del fenomeno dell’immigrazione. I giornalisti spagnoli coniano così un nuovo termine, che unisce i termini immigrazione e sensazionalismo, per definire lo stile adottato da alcuni media nel parlare di questo tema.
Due sono gli elementi, secondo i promotori della campagna, su cui si fonda l'”inmigracionalismo“: il sensazionalismo e una manipolazione delle informazioni che tende a generare nel pubblico reazioni di paura, odio o confusione.
«Il buon giornalismo – leggiamo sul sito della campagna – fugge dal sensazionalismo per offrire un’informazione autentica e rispondente ai fatti. Tuttavia, quasi senza che ve ne sia coscienza, si insinuano nelle notizie che trattano l’immigrazione una serie di espressioni e un approccio che sono essi stessi una forma di sensazionalismo».
Il 18 dicembre l’Associazione della stampa di Madrid presenterà la campagne: «Giornaliste e giornalisti – scrivono – hanno una grande responsabilità nel plasmare l’immagine sociale degli immigrati. L'”inmigracionalismo” è molto presente nei media spagnoli e genera paura e odio, ma se ci uniamo per combatterlo contribuiremo a creare una società più tollerante e democratica».
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