In riferimento al secondo principio della Carta di Roma, si chiede a giornaliste/i e ai professionisti della comunicazione di tutelare l’identità e la privacy delle persone afghane di cui si riporta la notizia o nel corso di un’intervista.
Per anni l’UE ha fallito nella risposta ai bisogni di migliaia di bambini, adolescenti e famiglie in fuga, che nel disperato tentativo di attraversare i confini hanno incontrato respingimenti violenti e illegali.
UNHCR stima che il 90% dei 2,6 milioni di rifugiati afghani al di fuori del Paese viva nei vicini Iran e Pakistan. In confronto, circa 630.000 afghani hanno chiesto asilo nei paesi dell’UE negli ultimi 10 anni.
La FNSI ha chiesto al governo italiano di valutare la possibilità di accogliere in Italia i giornalisti, e le loro famiglie, che sono stati punti di riferimento importanti per i giornalisti e i media italiani.
“Se vogliamo andare oltre il cordoglio, e vogliamo davvero rendere omaggio a chi ha dedicato la propria vita a salvare quella di altri, il modo migliore è un impegno di tutta l’informazione a raccontare e far conoscere il ruolo imprescindibile delle organizzazioni umanitarie nelle periferie del mondo”
Le Olimpiadi hanno riattualizzato il dibattito sulla cittadinanza. Ma i problemi dei nostri giovani atleti sono gli stessi problemi di un’intera generazione e la risposta dovrebbe essere data a tutti.
A Voghera, nella serata di martedì 20 luglio, una lite in piazza finisce con un colpo di pistola.
Un nuovo studio conferma quanto già da tempo risaputo, ma negato dalla narrazione mediatica e politica sulle migrazioni. Non sono le rotte dal Sud al Nord del pianeta le più battute, ma quelle interne al Sud. Anche in Africa.
Non è più possibile assistere inermi alla strage che ogni giorno si compie sotto i nostri occhi, né si può tollerare che si sostengano con risorse pubbliche gruppi che usano la violenza, fino alla strage, per arricchirsi sulla pelle di migliaia di innocenti. Per questo le associazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione hanno scritto a Draghi, chiedendogli di invertire la rotta.
Nonostante le linee guida della Commissione europea invitino gli stati membri a dare priorità ai gruppi vulnerabili sul piano socioeconomico, il popolo rom è stato generalmente escluso dalle vaccinazioni contro il Covid.
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