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“Un incontro una storia”

Oggi la presentazione in Campidoglio del concorso che rende protagonisti i racconti

“Un incontro, una storia. Ascolta la storia di una persona migrante che vive a Roma. Puoi farla diventare una storia scritta o un video”. Al centro dell’iniziativa promossa e sostenuta dalla Caritas di Roma con il patrocinio della città metropolitana di Roma Capitale vi è la conoscenza dell’altro, per creare l’occasione di incontro e di ascolto delle persone arrivate in Italia dopo un percorso di emigrazione. Studenti nelle scuole, persone che si prendono cura dei bambini e degli anziani, o che gestiscono il market aperto fino a tardi: tutti coloro che vediamo nella quotidianità, che fanno parte delle nostre vite ma che spesso non riconosciamo. La chiave del progetto risiede nel racconto della prossimità, come nella parabola del buon samaritano, ricordata da Padre Giulio Albanese “ciascuno di noi può essere prossimo degli altri”. Così facendo si scopriranno le storie delle Afriche, così Padre Albanese ama chiamare un continente grande tre volte l’Europa, un continente da cui si fugge per guerre endemiche, “verso il mare nostrum che diventa mare monstrum, un cimitero liquido”. Si troveranno spunti per ampliare lo sguardo, alla cucina per esempio, ricorda don Benoni Ambarus direttore della Caritas ambrosiana, “più le persone si sentono non accettate e incluse più tendono a cucinare cose proprie. Il cibo è uno straordinario indicatore della vicinanza e della accettazione, perché è una cosa intima che ha che fare con la nostra identità”. Le istituzioni accompagnano questa iniziativa: la Sindaca Raggi, moderatrice dell’incontro, condivide l’importanza di progetti che puntino alla “umanizzazione” e diano spazio alla solidarietà. Elementi cruciali per lo sviluppo culturale della città. Anche il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca accoglie e rilancia l’iniziativa condividendo l’obiettivo di realizzare una scuola interculturale. Com’è stato ricordato da don Ambarus, ricordando la testimonianza di un mediatore culturale Ahmad Ejaz “il viaggio di un migrante non termina quando il suo corpo raggiunge il paese di approdo ma anche quando la sua anima raggiunge il corpo”.
Per condividere racconti e storie, e magari vincere anche un premio, ci si può collegare a unincontrounastoria@caritasroma.it

Piera Francesca Mastantuono

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