A cura di Riforma.it
A elezioni europee concluse, il 7 giugno a Torino (dalle 15 alle 19 in via Agostino da Montefeltro 2 – traversa di corso Dante tra corso Turati e via Nizza, con 4 crediti formativi per i giornalisti) le giovani e i giovani della «Generazione ponte» racconteranno il loro ruolo e le loro aspirazioni nell’Italia di oggi e nell’Europa di domani. «Il convegno – ricorda la promotrice dell’iniziativa Serena Carta, responsabile dell’Ufficio stampa di Yepp (Youth Empowerment Partnership Programme) Porta Palazzo – intende presentare i bisogni, le idee e le proposte della categoria dei giovani di origine straniera, anche chiamata “Generazione ponte” con o senza cittadinanza, impegnati attivamente in politica o nel terzo settore e nella costruzione dell’Italia e dell’Europa del futuro. Obiettivo dell’iniziativa è entrare in contatto con le esperienze di attivismo concreto che oggi stanno aggregando tanti ragazzi e ragazze nella creazione di veri e propri ponti tra Nord e Sud, centri e periferie d’Europa. Storie e fatti – prosegue Carta –, che trovano poco spazio sui media mainstream, anche per via della difficoltà di saper trovare le parole giuste per raccontarli».
Ad aprire l’incontro, dopo l’introduzione di Serena Carta, sarà Andrea Pogliano, docente di Sociologia dei media e della cultura presso l’Università del Piemonte Orientale e research affiliate presso il Forum Internazionale Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (Fieri), poi sarà la volta di Guido Tintori, analista politico dell’Unità Demography, Migration and Governance del Centro comune di ricerca, Commissione europea. L’analisi proseguirà con Cristina Giudici, giornalista esperta di questioni migratorie e direttrice di NuoveRadici.world.
Sarà poi un video curato da AlmaTeatro su «Essere Europa» ad aprire i numerosi interventi previsti: Ali Tanveer, membro fondatore del CoNngi (Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane), laureato in scienze politiche delle relazioni internazionali, mediatore e consulente culturale; Ada Ugo Abara, del Summit Nazionale delle Diaspore; Abderrahmane Amajou, già consigliere comunale a Bra e delegato alle politiche giovanili e all’integrazione; Abdullahi Ahmed, presidente di Generazione Ponte e ideatore del «Festival dell’Europa Solidale e del Mediterraneo»; e ancora Mirela Rau, guida di Migrantour, il progetto che propone in diverse città italiane ed europee passeggiate urbane guidate da concittadini di origine straniera.
Il pomeriggio di lavori terminerà con le testimonianze di alcuni giovani del progetto d’inclusione Yepp Porta Palazzo a partire da un video sul razzismo, realizzato recentemente nel contesto di un progetto europeo, che racconta la loro esperienza di avvicinamento e conoscenza dell’Europa.
A moderare l’incontro Gian Mario Gillio, giornalista di Riforma, portavoce regionale di Articolo 21 e nel direttivo dell’Associazione Carta di Roma: «Oggi è necessario, più che nel recente passato, rileggere il “Manifesto di Ventotene” di Spinelli, Rossi e diffuso da Colorni. Un testo nel quale in tempo di guerra e di migrazioni, al confino, i padri fondatori del progetto europeo esortavano i cittadini interessati, “a dar vita politica a una consolidata impronta di libertà impregnata di un forte senso di solidarietà sociale”. La “Generazione ponte” – afferma Gillio – incarna quel desiderio e conferma ancora oggi la presenza di quei “cittadini interessati” e tanto auspicati nel 1941».
Le iscrizioni per giornalisti dovranno essere confermate attraverso la piattaforma Sigef entro il 5 giugno. L’incontro è libero a tutti gli interessati sino a esaurimento posti.
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