A Bologna dal 4 al 6 luglio si svolgerà il Festival Bologna Eritrea in occasione dei quaranta anni del raduno organizzato proprio nella città a sostegno della guerra di indipendenza dall’Etiopia. L’iniziativa avrebbe un senso se non fosse che l’allora eroe della liberazione Isaias Afewerki, oggi sia a capo di una delle dittature più feroci di tutta l’Africa. «Alla faccia dei 366 profughi eritrei annegati di fronte a Lampedusa il 3 ottobre 2013, degli altri 13 connazionali affogati il 30 settembre davanti alla spiaggia di Sampieri, a Scicli in Sicilia, e di tutti gli esuli fuggiti dall’Eritrea e in questi anni morti a migliaia tra il deserto del Sahara, i campi di detenzione in Libia e il mare Mediterraneo» scrive Gatti.
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