Un interesse che non può che farci piacere, nella convinzione che anche la politica abbia una responsabilità nell’avvelenamento del linguaggio. Attraverso l’elezione del Ministro Kyenge e le sue prime uscite si è voluto quindi marcare una discontinuità, anche linguistica, con la comunicazione del precedente periodo politico, che aveva consapevolmente speculato sulla paura degli immigrati. Un’occasione per riaffermare l’importanza della Carta di Roma anche a noi giornalisti che siamo tenuti a riappropriarci della responsabilità delle parole per fare un’informazione di qualità, aderente ai dati di fatto e alla consistenza reale dei fenomeni.
Bisogna combattere gli stereotipi nel linguaggio. Nel mondo della comunicazione bisogna applicare la Carta di Roma http://t.co/mMgb0ZyYUy
— Cécile Kyenge (@ckyenge) June 14, 2013