Roma – Il 3 maggio, giornata internazionale della Libertà di Stampa, l’italiana di origini congolesi Cecile Kashetu Kyenge in qualità di neo ministra dell’Integrazione e della Cooperazione ha richiamato i principi del codice deontologico Carta di Roma nell’invito ad “usare la terminologia giusta”. Soprattutto nel parlare della sua pelle, che tanta attenzione ha suscitato tra i media, e chiedendo di non usare più l’errato termine “di colore” per indicare chi, come lei, si definisce “orgogliosamente nera”. A riguardo segnaliamo due interessanti articoli già pubblicati nella rassegna quotidiana del nostro sito: “Ministra nera, integrazione si spera” presente sul Blog di Corrado Giustiniani nelle pagine on line dell’Espresso e “Il ministro “di colore”… Di che colore?” di Giuseppe Faso, pubblicato sul sito di “Giornalisti contro il razzismo”.