Che il Corecom monitori le violazioni della Carta di Roma. La proposta arriva dal Friuli Venezia Giulia
“Una rilevazione periodica sui contenuti della programmazione radiofonica, televisiva e della stampa locale e regionale, al fine di evidenziarne alcune caratteristiche non conformi ai principi e ai dettami del Protocollo deontologico concernente l’informazione corretta sui richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti”. È questo ciò che il Garante dei diritti della persona del Friuli Venezia Giulia, organo collegiale presieduto da Fabia Mellina Bares, propone per il Corecom (Comitato regionale per le Comunicazioni).
La proposta ha trovato spazio nel parere sulla proposta di legge “Norme per l’integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati”, firmato da Walter Citti (membro del Garante con delega specifica sulle persone a rischio di discriminazione).
Asgi nell’esprimere le proprie osservazioni sulla proposta di legge e il relativo parere, ha manifestato il suo consenso per quanto richiesto dal Garante dei diritti della persona: «Riteniamo di aderire con convinzione alla proposta di prevedere una opportuna modifica della legge istitutiva del Corecom al fine di attribuire a detto organismo, di concerto con il Garante, funzioni di verifica della programmazione televisiva, radiofonica e stampa relative alla violazione della Carta di Roma».
L’Associazione Carta di Roma rilancia la proposta contenuta nel parere del Garante dei diritti della persona del Friuli, affinché quanto ipotizzato diventi una pratica diffusa a livello nazionale.
Di seguito il testo del paragrafo sulla comunicazione sociale contenuto nel parere:
Si ritiene utile prevedere nella proposta di legge n.99 una norma che integri la legge istitutiva del Comitato regionale per le Comunicazioni al fine di attribuire all’organismo regionale, di concerto con il Garante regionale dei Diritti alla persona, una rilevazione periodica sui contenuti della programmazione radiofonica, televisiva e della stampa locale e regionale, al fine di evidenziarne alcune caratteristiche non conformi ai principi e ai dettami del Protocollo deontologico concernente l’informazione corretta sui richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti sottoscritto il 3 giugno 2008 dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa italiana (“Carta di Roma”). Potrebbe essere prevista l’ulteriore funzione dell’organizzazione di seminari formativi e di sensibilizzazione dei giornalisti sull’argomento.