Immagini risalenti al 2011, quando a Lampedusa migliaia di richiedenti asilo di origine tunisina dovettero costruirsi dei rifugi di fortuna. Sono quelle che aprono il servizio mandato in onda il 10 maggio dal TG La7 nell’edizione delle ore 20.00.
«Dormono all’aperto con coperte, tovaglie e pezzi di stoffa. Il centro di accoglienza di Lampedusa è pieno all’inverosimile», sono queste le parole accompagnate da immagini che mostrano un gruppo di migranti sull’isola, vicino alle tende usate come riparo.
I titolari di una struttura turistica di Lampedusa, tuttavia, hanno riconosciuto in quelle poche sequenze che ritraggono una situazione di emergenza immagini risalenti a quattro anni fa: «In questa sede i miei assistiti tengono a precisare – leggiamo nella lettera di diffida inviata a La7 dal legale dei due lampedusani, Alessandra Ballerini – che le immagini di cui sopra si riferiscono ai primi mesi dell’anno 2011, durante la cosiddetta “primavera araba” quando ben oltre 6000 migranti tunisini furono di fatto abbandonati sull’isola, per oltre due mesi, senza un riparo o altra assistenza al di fuori della mera somministrazione di tre pasti giornalieri».
Con la stagione estiva alle porte i proprietari del b&b hanno ritenuto che il servizio – inducendo chi lo ha guardato a pensare che vi fosse quel tipo di emergenza in atto sull’isola – possa aver arrecato un danno all’immagine di Lampedusa e di conseguenza al settore turistico, entrambi già a dura prova.
I lampedusani chiedono quindi a La7 «di provvedere con assoluta urgenza alla rettifica del servizio andato in onda […] evidenziando che le immagini trasmesse si riferiscono a fatti accaduti nell’anno 2011 e che non costituiscono pertanto specchio della attuale situazione sull’isola di Lampedusa».
Carta di Roma rinnova l’invito a telegiornali e trasmissioni televisive a scegliere con cautela le immagini che coprono i servizi sull’immigrazione, evitando l’utilizzo di clip non aderenti alla realtà dei fatti o che restituiscano un’idea distorta del fenomeno.
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