La musica che invita alla diversitá e apre le porte alla societá multiculturale. Si parla oggi sulle pagine de Il Manifesto della nuova iniziativa Ius soli la (nuova) regione musicale d´Italia, un concorso musicale che offre lo spazio per esprimersi ai giovani band, nei quali almeno uno dei membri sia un italiano di seconda generazione.
Un´ idea della fondazione Arezzo Wave che attraverso la musica vuole ricordare le problematiche della cittadinanza con le quali i nuovi italiani devono combattere quotidianamente giá da piccoli. Ce ne sono quasi un milione dei minori stranieri nel nostro paese, tra cui quasi 60 % nati in Italia e 21 % arrivati nei primi cinque mesi della loro vita.
E mentre i rappresentanti politici discutono senza progressi sull´ eventuale superamento di ius sanguinis, i nuovi italiani, partecipando alla vita culturale e musicale del Paese, fanno capire che ne fanno parte anche senza la cittadinanza.
Spesso é proprio attraverso la musica che vengono diffusi i valori importanti della diversitá e d´integrazione politica, sociale o culturale di immigrati che hanno scelto Italia come la loro nuova patria. Basta ricordare ormai famosa Orchestra di Piazza Vittorio, un´orchestra multietnica dove la miscela di lingue, stili e generi musicali dà vita ad una sonoritá insolita, originale e promuovendo musicisti stranieri che vivono a Roma.
Ius Soli l’altra musica per nuovi italiani Il Manifesto 7.03.2014