Rilanciamo la riflessione di Gad Lerner, che fa seguito all’allontanamento da parte di Mediaset di Fulvio Benelli, giornalista accusato di aver pagato un uomo per farlo “recitare” in due suoi servizi (ne abbiamo parlato qui).
A cura di Gad Lerner, tratto da www.gadlerner.it
Il rancore sociale alimentato dai teleschermi per trarne audience e vantaggi elettorali, ormai è dilagante. Ogni giorno su quasi tutte le reti ci sono trasmissioni confezionate su misura per alimentare i pregiudizi e la guerra fra poveri. Naturalmente bersagli privilegiati sono i rom, detestati e facili da coinvolgere nella telerissa, con o senza la presenza di un Salvini seduto in poltrona.
Tutto ciò è sintomo di una degenerazione della tv-verità in atto da tempo, ma anche di un vero e proprio progetto di belligeranza strumentale contro categorie sociali e etnie usate come caprio espiatorio. Non è la prima volta che succede, nella massima spudoratezza. Poichè sono gli autori e i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati (precari) come Fulvio Benelli, a lui, licenziato ieri da Quinta Colonna, voglio esprimere solidarietà: avrà provato di persona cosa significa essere usati come capro espiatorio.
P.S. Chiarisco il mio pensiero: chi oggi licenzia #FulvioBenelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv-verità
Per il testo originale cliccare qui.
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