Il fenomeno migratorio è stato nel corso degli ultimi anni, in Europa, un tema molto presente nel dibattito pubblico, sia politico sia della società̀ civile. I media italiani hanno dedicato ampia attenzione al fenomeno negli ultimi anni: basti guardare all’anno 2019 – record di notizie sulle migrazioni – nei sette notiziari di prima serata, solo un giorno ha visto l’assenza di notizie sulla migrazione e sui suoi protagonisti. Inoltre, il sistema informativo tende ad assecondare l’agenda politica, nella quale l’immigrazione compare come terreno di scontro, amplificandone le declinazioni allarmistiche e delegittimanti.
Come ogni anno, la collana “CIRMiB Migrareport” dell’Università Cattolica sacro Cuore di Brescia, presenta il rapporto annuale sulle migrazioni a Brescia (disponibile in open access nel formato ebook, https://centridiricerca.unicatt.it/cirmib-pubblicazioni-cirmib-migrareport). Nel saggio sul rapporto tra migrazioni e rappresentazione mediatica, contenuto nell’edizione del 2021, si vuole mostrare come è cambiata la centralità del fenomeno migratorio nel discorso politico televisivo prima e dopo l’emergenza Covid-19. L’intento è di capire se, pur in presenza di una diminuzione di notizie sull’immigrazione, a seguito della copertura delle conseguenze drammatiche della pandemia, permangano alcune cornici e alcuni “tipi” di narrazione incentrati sull’“emergenza” immigrazione.
Dall’analisi, che invitiamo a leggere, emerge una sovrapposizione costante tra agenda dell’immigrazione e agenda politica, con un protagonismo degli esponenti politico-istituzionali rispetto ad altri soggetti, protagonisti in prima persona delle migrazioni. In entrambi i periodi studiati, nelle notizie sull’immigrazione resta alta la presenza dei soggetti politico-istituzionali, sia come attori che come fonti (direttamente interpellati in una notizia su due), mentre il dibattito su questo tema è presentato come controversiale e focalizzato in modo particolare sui flussi migratori in entrata.
La politicizzazione esasperata delle questioni migratorie si qualifica come caratteristica della comunicazione sulla migrazione. Secondo i dati dell’Osservatorio di Pavia, il 43% delle notizie sull’immigrazione nei notiziari ha un riferimento esplicito a una dichiarazione o a un’azione politica (mentre nell’agenda complessiva dei tg la presenza della politica è in media il 21%). In alcuni mesi, come luglio e agosto del 2019, la percentuale delle notizie sull’immigrazione che hanno un riferimento alla politica sale al 53%. Percentuali simili nei tg italiani si ritrovano solo quando si trattano questioni cruciali per l’azione politica e legislativa, come la presentazione della legge di bilancio annuale (in cui la politica è presente nel 57% dei servizi dei tg). Anche quando l’agenda della migrazione subisce una contrazione a seguito della pandemia, la presenza della politica rimane rilevante (una media del 35% nel corso del 2020) con una prevalenza netta della logica controversiale.
Paola Barretta
Per scaricare il rapporto clicca qui
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