Sono linee guida pensate per comunicatori pubblici quelle redatte nell’ambito del protocollo d’intesa sulla comunicazione interculturale, un quaderno d’immediato utilizzo per raccontare il complesso tema delle migrazioni
Qual è il ruolo della comunicazione pubblica nel raccontare le migrazioni e facilitarne la comprensione? Cosa s’intende per comunicazione interculturale e come si realizza? Quale rete può crearsi tra associazioni, ong e enti pubblici? Sono alcune delle domande alle quali hanno cercato di rispondere le “linee guida regionali sulla comunicazione interculturale per comunicatori pubblici”, quaderno pubblicato in attuazione del protocollo d’intesa sulla Comunicazione Interculturale, nell’ambito del progetto azioni di sistema per lo sviluppo della comunicazione interculturale in Emilia Romagna 2.
Il protocollo intende attivare forme di collaborazione tra istituzioni pubbliche e mass media per migliorare la comprensione del fenomeno migratorio. Capofila del progetto è l’ong Cospe. Alle linee guida regionali hanno inoltre collaborato Associazione Carta di Roma, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Associazione Ad Alta Voce, Anci Emilia Romagna, Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale.
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