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L’orrore di Parigi dimostra che i media devono fare debunking in tempo reale

Arianna Ciccone: «Qui ci giochiamo sempre più la fiducia dei lettori, già fortemente compromessa»

Valigia Blu ha tradotto e pubblicato un articolo del Tow Center for Digital Journalism in cui riflette sugli errori commessi in questi giorni dai media nel coprire gli attentati di Parigi. Di seguito l’introduzione e il link all’articolo tradotto.

Pubblichiamo questo post nella speranza di contribuire al dibattito anche qui in Italia. Ieri abbiamo lavorato a un post di debunking sulle notizie, rivelatesi poi false, pubblicate e diffuse dai media italiani. È chiaro che in situazioni come quella degli attentati a Parigi la fretta, la velocità, la tensione del momento possono indurre ad errori (anche se alcuni errori non possono di certo essere giustificati così), quello che però dovremmo pretendere e come professionisti dell’informazione e come lettori è un’etica condivisa della correzione e della rettifica (oggi purtroppo non c’è e diversi media quasi mai rettificano e correggono errori in modo trasparente) delle notizie false o sbagliate per rispetto del nostro lavoro e per rispetto di chi si affida a noi per informarsi. Ne va della credibilità e della reputazione del giornalismo in generale. Qui ci giochiamo sempre più la fiducia dei lettori, già fortemente compromessa.

Arianna Ciccone

Per leggere l’articolo tradotto clicca qui.

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